In seguito allo scoppio della pandemia COVID-19, studenti ed insegnanti hanno dovuto adottare la didattica a distanza. È quindi aumentato l’accesso a servizi come Google Meet, ma anche il numero dei Chromebook venduti. L’azienda di Mountain View ha annunciato una serie di novità che migliorano l’esperienza d’uso con i notebook basati su Chrome OS.
Google Meet: migliori prestazioni sui Chromebook
Anche se sono in vendita Chromebook con una dotazione hardware di fascia alta, la maggioranza di essi hanno un prezzo accessibile a tutti. Su questi modelli si possono incontrare problemi durante le videoconferenze, quindi Google ha ottimizzato il suo servizio per consentire l’esecuzione di altre applicazioni durante la didattica a distanza.
I miglioramenti introdotti in Google Meet permettono di utilizzare la visualizzazione a griglia in Chrome OS, senza ridurre le prestazioni delle altre app, come Classrom, Documenti, Fogli e Presentazioni. Il sistema operativo evita inoltre l’esecuzione di elaborazioni audio/video in background non necessari.
Google Meet può anche rilevare lo stato della rete e modificare dinamicamente la risoluzione del video o il frame rate, ad esempio quando gli studenti o l’insegnante condividono lo schermo. Per evitare l’interruzione della connessione può inoltre disattivare temporaneamente alcuni feed video.
Questo miglioramenti non sono esclusiva di Meet. Google ha infatti lavorato insieme a Zoom per ottimizzare il funzionamento del servizio sui Chromebook. Anche Zoom adatta le prestazioni in base al dispositivo, al numero di partecipanti e allo stato della rete. I requisiti minimi per hardware e software sono elencati sul sito di supporto.