Con la ripartenza della DaD in molte zone d’Italia, e soprattutto con l’impatto dello strumento sui bambini di minore età (per i quali spesso le famiglie hanno dovuto giocare al risparmio cercando di dotarli di strumentazione sufficiente, ma di profilo low cost), non è raro incappare in chat di genitori alle prese con una moltitudine di problemi tecnici legati alla connessione dei propri ragazzi. Chiamate che cadono, Google Meet che non risponde e altri indizi potrebbero però non essere necessariamente sintomo di una connessione scadente: in alcuni casi il collo di bottiglia potrebbe essere all’interno dell’hardware del device in uso.
A tal proposito, infatti, occorre prestare attenzione alle specifiche che la stessa Google indica per le connessioni su Google Meet (e dunque per una piena esperienza su Classroom), aspetto troppo spesso ignorato ma potenzialmente vincolante per quanto riguarda la possibilità di collegarsi e di godere di una connessione stabile con la propria classe e con le ore di lezione.
Requisiti per Google Meet
I requisiti sono organizzati a scaglioni, sulla base dei contenuti della chiamata. Per vivere appieno un’esperienza di Didattica a Distanza, teniamo in considerazione il terzo grado identificato da Google, quello che prevede la possibilità di:
- Videochiamate con qualsiasi numero di partecipanti e in qualunque layout
- Presentazione in una videochiamata
- Utilizzo di 5-10 schede o app aperte insieme a Meet
Per questo tipo di possibilità, Google Meet richiede:
- Memoria
Almeno 4GB di memoria, preferibilmente 8GB (sconfinando così su chiamate di qualità superiore) - Processore di livello comparabile a unità di questo tipo:
- Processore quad-core Intel Celeron serie N4000/N5000
- Processore Intel i3 di settima generazione
- Processore Intel i5 di sesta generazione
- AMD Ryzen 3 3300U
Se i requisiti non sono assolti, si potrebbe incappare in problemi di vario tipo e non di facile identificazione poiché in molti casi si potrebbe avere la sensazione di essere al cospetto di una connessione altalenante o non sufficiente a garantire il flusso di streaming necessario.
Un mini PC è sufficiente?
Si, potrebbe esserlo. In queste ore è disponibile in offerta, ad esempio, un ACEPC con 8GB di RAM 128 GB di storage (più che sufficiente per ogni necessità legata alla DaD) e processore Intel Celeron J4125 fino a 2,7GHz con benchmark migliori rispetto a quelli indicati come requisito minimo per Google Meet. In questo caso, insomma, sono sufficienti 203,91 euro e un monitor aggiuntivo, nonché mouse e tastiera di complemento, per avere una postazione pronta e funzionante.
Qualche calcolo rapido: 203,91 euro per il mini PC, si può stare sui 98,90 euro per un 24 pollici Philips, mentre con 15,99 euro si può avere l’abbinata mouse/tastiera. Per la webcam basteranno 17,99 euro. 336,79 euro in tutto, potendo ancora limare qualcosa al ribasso o, volendo, optando per una soluzione laptop che avrà però giocoforza prezzo similare.
Risparmiare troppo, però, può essere deleterio: con necessità crescenti e con una DaD destinata a durare nel tempo, meglio investire qualcosa di più subito, ma garantire un’esperienza di studio qualitativa e costante nel tempo. Quando si parla di figli, del resto, i costi sono investimenti.