I lavori su Google Meet proseguono senza sosta: alle porte l’introduzione di una nuova funzionalità, del tutto simile a quella già implementata in alcuni altri servizi dello stesso tipo, che permette di applicare una sfocatura allo sfondo durante videochiamate, videoconferenze, sessioni di smart working o didattica a distanza.
La sfocatura dello sfondo su Google Meet
Un accorgimento già presente su un’altra piattaforma per la comunicazione controllata dal gruppo di Mountain View, Duo, che può tornare utile ad esempio a chi non vuole mostrare a colleghi o contatti cosa (o chi) si trova alle proprie spalle, tutelando così la privacy. La redazione del sito 9to5Google ha preso in esame il codice contenuto nell’APK della versione 41.5 di Meet per Android pubblicata oggi su Play Store, rinvenendo quanto segue:
- <string name=”background_blur_disabled”>Background blur turned off</string>
- <string name=”background_blur_enabled”>Background blur turned on</string>
- <string name=”turn_off_background_blur”>Turn off background blur</string>
- <string name=”turn_on_background_blur”>Turn on background blur</string>
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La feature “Background blur” potrebbe dunque essere ormai prossima al debutto, ma al momento non è possibile stabilire con quali tempistiche. Si basa sull’impiego di un algoritmo che in tempo reale riconosce la porzione dell’inquadratura in cui compare l’utente, trasmettendola in modo nitido, applicando invece un effetto blur a tutto il resto. In questo modo non bisogna preoccuparsi se il collegamento è effettuato da una stanza in disordine oppure con alle spalle qualcosa (o qualcuno) che si preferisce non mostrare agli interlocutori.
Tra i software che già consentono di sfocare automaticamente lo sfondo durante una videochiamata ci sono quelli di Microsoft: Teams e Skype.