Google punta sui micro-reattori nucleari per i data center

Google punta sui micro-reattori nucleari per i data center

Google ha firmato con Kairos un accordo per costruire mini-reattori nucleari destinati ad alimentare i suoi data center entro il 2030.
Google punta sui micro-reattori nucleari per i data center
Google ha firmato con Kairos un accordo per costruire mini-reattori nucleari destinati ad alimentare i suoi data center entro il 2030.

Google ha annunciato un accordo Con Kairos per alimentare i suoi futuri data center con l’energia nucleare. Tuttavia, invece di affidarsi ai tradizionali reattori nucleari di grandi dimensioni, l’azienda di Mountain View ha optato per una soluzione più compatta e all’avanguardia.

L’accordo tra Google e Kairos Power si inserisce in un contesto di crescente interesse delle big tech verso l’energia nucleare come fonte affidabile e sostenibile per supportare le crescenti esigenze energetiche legate allo sviluppo dell’AI. Recentemente, anche Microsoft ha annunciato una partnership con Constellation Energy e Helion Energy.

Accordo Google-Kairos per micro-reattori nucleari per i data center

Secondo quanto riportato in un post sul blog ufficiale, Google acquisterà l’energia prodotta da una serie di piccoli reattori nucleari attualmente in fase di sviluppo da parte di Kairos Power. Si tratta della prima volta che il colosso tecnologico stipula un accordo di questo tipo per accedere all’energia atomica, anche se i dettagli finanziari dell’intesa non sono stati divulgati.

I micro-reattori di Kairos Power si distinguono per l’utilizzo di un sistema di raffreddamento a sale fuso combinato con un combustibile ceramico a forma di ciottoli. Questa soluzione consente di trasferire efficacemente il calore a una turbina a vapore per la generazione di energia elettrica. Grazie a questo design passivo e sicuro, i reattori possono operare a bassa pressione, risultando più semplici ed economici rispetto alle centrali nucleari convenzionali.

La scommessa dei micro-reattori di Kairos

Nonostante l’approvazione normativa, Kairos deve ancora affrontare sfide significative. Non sono ancora stati messi in funzione reattori commerciali a piccolo modulo, il che significa che i risultati economici non sono ancora stati dimostrati. Inoltre, il progetto di Kairos a sali fusi si scontra con decenni di esperienza nel settore dei reattori raffreddati ad acqua.

Ma la vera sfida di Kairos potrebbe non essere affatto tecnica. Mentre il 56% degli americani si dichiara favorevole all‘energia nucleare, secondo Pew Research, il 44% è contrario. Il numero di contrari potrebbe aumentare quando verranno scelti i siti dei reattori

Un percorso graduale verso l’energia pulita

Prima di avviare il primo impianto a piena potenza, previsto per il 2030, Kairos svilupperà una serie di dimostrazioni dell’hardware del suo reattore nucleare. Secondo le stime di Google, entro il 2035 saranno operativi ulteriori impianti, ciascuno in grado di generare 500 MW di energia pulita. Questa elettricità verrà impiegata, almeno in parte, per alimentare i server dedicati all’intelligenza artificiale di Google.

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Pubblicato il
15 ott 2024
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