Google ha ricevuto una multa di 2 undecilioni di rubli, pari a circa 2,5 decilioni di dollari, da un tribunale russo. Si tratta di un numero con 33 zeri. Tale somma è stata raggiunta cumulando anni di sanzioni inflitte all’azienda di Mountain View per non aver ripristinato gli account di alcuni canali TV su YouTube.
Google non pagherà nulla
L’origine della vicenda risale al 2020, quando YouTube ha chiuso i canali di Tsargrad TV e RIA FAN per rispettare le sanzioni imposte dagli Stati Uniti ai proprietari dei canali TV. In seguito alla denuncia di Tsargrad TV (agosto 2020), un tribunale di Mosca ha ordinato il ripristino dell’account YouTube e imposto una multa progressiva in caso di inottemperanza.
Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le sanzioni imposte dagli Stati Uniti, YouTube ha chiuso i canali di altre TV vicine al Cremlino, tra cui Sputnik, NTV e RT. Circa 17 canali TV hanno quindi denunciato Google. Anche in questo caso, il tribunale ha ordinato il ripristino degli account, imponendo una multa di 100.000 rubli per ogni giorno di inottemperanza. La somma raddoppia ogni settimana e non è previsto un limite massimo.
Pertanto la cifra attuale ammonta a circa 2 undecilioni di rubli, ovvero circa 2,5 decilioni di dollari. A titolo di confronto, le entrate del 2023 di Google sono circa 307 miliardi di dollari, mentre la sua capitalizzazione di mercato è circa 2.000 miliardi di dollari.
Ovviamente, l’azienda di Mountain View non pagherà nulla. Tra l’altro la sussidiaria russa ha dichiarato bancarotta oltre due anni fa. A pagina 28 del documento inviato alla SEC (Securities and Exchange Commission) degli Stati Uniti è scritto:
Abbiamo questioni legali in corso relative alla Russia. Ad esempio, ci sono state imposte sentenze civili che includono multe in relazione a controversie riguardanti la chiusura di account. Non crediamo che queste questioni legali in corso avranno un effetto negativo sostanziale.
YouTube è ancora accessibile in Russia, ma l’accesso al servizio potrebbe essere rallentato o bloccato nelle prossime settimane.