La linea di dispositivi Google per la casa si arricchisce oggi di una new entry, uno smart display basato sulla stessa IA già presente negli altoparlanti della famiglia Home e su tutti i dispositivi Android in circolazione: Google Nest Hub aggiunge una dimensione visiva all’assistente virtuale di bigG, con un form factor pensato in modo specifico per l’ambito domestico. Lo abbiamo messo alla prova per qualche giorno, in questo articolo le nostre prime impressioni.
Google Nest Hub, la recensione
Cerchiamo di toccare nel corso della recensione tutti quegli aspetti, a livello di funzionalità e non solo, che possono risultare di aiuto per decidere se il dispositivo fa al caso proprio.
- La piattaforma software
- Smart home
- Il comparto audio
- IA e comandi vocali
- Cornice digitale
- Design
- Conclusioni
- Prezzo e disponibilità
Google Nest Hub: la piattaforma software ↑
Anzitutto, ci troviamo di fronte a un altoparlante smart con display o a un tablet con speaker e intelligenza artificiale? La prima delle due. Il perché è da ricercare nella natura della piattaforma software adottata: non è Android, né Android Things, ma un sistema chiamato Assistant OS, realizzato sulla base della tecnologia Cast già vista in azione sulla gamma Chromecast e su tutti i device compatibili con il mirroring wireless dei contenuti multimediali. Non è dunque possibile scaricare applicazioni, ma ogni funzionalità supportata può essere gestita attraverso i comandi touch, quelli vocali o passando dall’applicazione Home installata sullo smartphone. L’interfaccia è “a schede” e la navigazione touch avviene principalmente mediante swipe: un approccio efficace, ma perfettibile.
Google Nest Hub: smart home ↑
In Nest Hub troviamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per interagire ad esempio con le luci smart della casa, per accendere o spegnere una presa intelligente, anche configurando routine personalizzate da attivare ad esempio quando suona la sveglia al mattino o quando si va a letto. Ovviamente la compatibilità è totale con il catalogo di prodotti Nest. Lo abbiamo messo alla prova anche con la lampadina Mi LED Smart Bulb di Xiaomi e funziona in modo impeccabile. Rimandiamo al sito ufficiale dell’Assistente Google per l’elenco completo in costante aggiornamento delle app, dei comandi e dei dispositivi supportati.
Google Nest Hub: il comparto audio ↑
La qualità audio è buona, sicuramente superiore rispetto a quella dell’altoparlante Home Mini, ma inferiore se paragonata a speaker più potenti (soprattutto nei bassi). Risulta comunque più che soddisfacente e per quanto concerne lo streaming della musica si può fare affidamento agli account di YouTube Music, Google Play Musica, Spotify, Deezer e di altre piattaforme. Per le radio c’è invece l’immancabile TuneIn. L’elenco è destinato ad allungarsi in futuro.
Google Nest Hub: IA e comandi vocali ↑
Troviamo a volte ancora un po’ macchinosa l’interazione vocale con l’Assistente Google, ma non si tratta di una caratteristica esclusiva di Nest Hub. Il motivo è da ricercarsi nell’obbligo di utilizzare una sintassi piuttosto precisa, ponendo le domande e impartendo i comandi in modo chiaro. Facendolo in maniera eccessivamente colloquiale può succedere che l’IA non li interpreti nella maniera corretta.
La cosa positiva è che questo aspetto potrà essere via via migliorato nel tempo con gli interventi sugli algoritmi dell’intelligenza artificiale. Così come per l’inglese sono stati compiuti enormi passi in avanti in breve tempo, accadrà di certo anche per la nostra lingua. È sufficiente pensare a quanto l’IA sia evoluta nel corso dell’ultimo anno per quanto concerne l’italiano.
Rimanendo in tema, non possiamo non citare la funzionalità Voice Match che consente allo smart display di riconoscere fino a sei voci differenti, così che i risultati restituiti siano in linea con le preferenze personali di ognuno dei membri della famiglia. Ciò torna utile anche per quanto concerne la privacy: nessun altro avrà accesso alle nostre informazioni riservate. A tal proposito ricordiamo che l’utente, in ogni momento, ha modo di eliminare tutti i dati raccolti in merito alle attività svolte con l’Assistente Google.
Segnaliamo poi che le promesse dell’I/O 2019 sono state mantenute: l’assistente virtuale risulta ora molto più rapido nell’interpretazione dei comandi e non è più necessario fare una pausa dopo aver pronunciato la keyword di attivazione “Ok Google”. Sicuramente un passo in avanti.
Google Nest Hub: cornice digitale ↑
È d’obbligo citare la modalità cornice digitale di Nest Hub, uno dei punti di forza del dispositivo. Può pescare le immagini caricate in una cartella specifica dell’account Google Foto oppure selezionare automaticamente gli scatti migliori tra quelli acquisiti con lo smartphone. L’analisi avviene mediante intelligenza artificiale.
Altre possibili fonti sono gli album di Facebook, quelli di Twitter o una raccolta curata da bigG e tutta dedicata all’arte. Il carosello può essere più o meno rapido, con le informazioni relative a meteo e orario mostrate in sovrimpressione oppure nascoste. Una feature che ci ha decisamente convinti e che sfrutta appieno le potenzialità del display da 7 pollici. In alternativa è possibile mostrare un semplice (e più noioso) orologio.
Google Nest Hub: design ↑
A livello di design, Nest Hub non lascia nulla al caso: sulla parte frontale spadroneggia ovviamente lo schermo, fulcro centrale dell’esperienza. La base è rivestita in tessuto, con lo stesso stile che già caratterizza gli smart speaker della linea Home e alcune delle cover ufficiali degli smartphone Pixel. Sul retro, oltre all’ingresso per il cavo di alimentazione, trovano posto gli unici due comandi fisici del dispositivo: un bilanciere per la regolazione del volume (lo si può fare anche tramite comando vocale) e uno switch per disattivare o riattivare i microfoni. Non appena spenti si accende un LED arancione-rosso sulla cornice dello schermo.
Google Nest Hub: conclusioni ↑
In definitiva, quello proposto da Google è uno smart display dal buon rapporto qualità-prezzo, ben costruito e discreto, con uno stile che si adatta ad ogni ambiente della casa. Pardon, della smart home. A differenza del modello più grande Hub Max (che probabilmente vedremo più avanti in Italia) non è presente il sensore fotografico per le videochiamate. Segnaliamo infine che il pannello è di tipo LCD, dunque quando ci si trova completamente al buio, ad esempio di notte, rimane sempre un minimo di retroilluminazione. Nulla di fastidioso, comunque.
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Google Nest Hub: prezzo e disponibilità ↑
Nest Hub è in vendita a partire da oggi sullo store ufficiale Google al prezzo di 129 euro e in alcune catene di elettronica (Unieuro, Mediaworld, Euronics, Expert Trony). Due le colorazioni disponibili per la finitura: grigio chiaro e grigio antracite.