Roma – Sempre più attento al mondo della telefonia mobile, Google ha ottimizzato il servizio Google News per l’utenza che naviga con lo smartphone.
E’ comprensibile l’ interesse crescente , da parte della grande G verso gli utenti mobili, dal momento che è sempre maggiore anche il numero di navigatori in mobilità. I quali, visitando il sito del noto motore di ricerca, troveranno un link alle news che punta direttamente ad un elenco dei titoli principali. E saranno incluse nell’elenco, secondo Google, solo pagine ottimizzate per la visualizzazione sui display dei telefonini (il tutto, per ora, vale solo per gli USA).
In una riga in calce alla pagina, Google avvertirà gli utenti degli aggiornamenti intervenuti sulle informazioni contenute nella pagina. Per leggere le Google News non ci saranno costi aggiuntivi (oltre a quelli, già messi in conto, legati alla connettività dallo smartphone).
La versione ottimizzata di Google News va ad aggiungersi ad altri servizi ad hoc per il mondo della telefonia , come la versione mobile di Gmail e Google Maps , concepiti da Mountain View per agganciare un business promettente.
E il tutto va ad aggiungersi agli accordi commerciali siglati con operatori e produttori di smartphone: la recente partnership siglata con Sony-Ericsson fa seguito a quella già esistente con Motorola e a quelle con Vodafone e T-Mobile .
Tutto questo fa supporre che Google si sia posto importanti obiettivi di business.
“I servizi di questo tipo, su telefonia mobile, sono ancora lontani dall’essere un fenomeno di massa – riferisce Deep Nishar, responsabile del product management di Google, in un intervista a BusinessWeek – ed è troppo presto per parlare di un ritorno sull’investimento. Ma esaminiamo le varie possibilità. Alcuni test condotti recentemente in Giappone, sull’uso di messaggi pubblicitari su motori di ricerca, hanno dato un buon esito”.
Nishar ha definito il business mobile “estremamente strategico” per Google, dichiarando che la mission aziendale, di diffondere le informazioni con “strumenti universali”, non può passare solo dai PC. Soprattutto laddove il PC è poco (o per nulla) diffuso, come nei mercati dei paesi emergenti.
Dario Bonacina
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3 mar 2006