Washington (USA) – Così non va. Agence France-Press (AFP) ha dissotterrato l’ascia di guerra per scagliarsi contro Google : la più celebre delle net company è accusata di utilizzare materiale protetto da copyright senza autorizzazione e di proporlo sistematicamente sul proprio sito.
La questione è esplosiva. L’agenzia di informazione francese, uno dei fornitori del settore più importanti a livello internazionale, trova il proprio business nel vendere i servizi fotografici e le notizie a giornali e media di tutto il mondo. A suo dire, il servizio News di Google propone senza alcuna autorizzazione molte delle foto di AFP, i titoli delle sue notizie e gli occhielli. Come noto il servizio di Google è fondato su una serie di tecnologie che “catturano” materiali da centinaia o migliaia di risorse informative selezionate, i cui articoli vengono linkati dal motore di ricerca.
Secondo Agence France-Press, però, il suo business proprietario viene messo in pericolo da questa pratica che riguarda anche i materiali di AFP pubblicati senza autorizzazione. Dai media che ripropongono contenuti AFP, quando indicizzati dal motore di ricerca nel sistema delle News, Google trae spesso foto e alcune righe di testo: potrà sembrare poca cosa ma AFP sembra fare terribilmente sul serio.
L’agenzia transalpina ha infatti dichiarato che nel recente passato ha trasmesso a Google le proprie preoccupazioni diffidando il motore di ricerca dal perseverare con le sue pubblicazioni. Non avendo ricevuto alcuna risposta, afferma AFP, l’Agenzia ha deciso di adire le vie legali e presentare una denuncia presso il tribunale distrettuale di Washington D.C.
“Senza l’autorizzazione di AFP – si legge nella denuncia – (Google, ndr.) riproduce e presenta pubblicamente in modo continuativo e deliberato le fotografie, gli approfondimenti e i titoli prodotti da AFP”.
La situazione è così grave, secondo AFP, che merita l’immediato intervento della magistratura. Per cominciare l’Agenzia chiede 17,5 milioni di dollari di compensazione. La denuncia ricorda da vicino quella presentata contro Google lo scorso novembre da alcuni imprenditori della pornografia in rete, secondo cui il motore di ricerca delle immagini di Google rischia persino di far fallire l’industria di settore.
In attesa del procedimento che seguirà alla denuncia è difficile attendersi che Google provveda a rimuovere il materiale AFP dalle proprie pagine. I media che in qualità di clienti AFP ne utilizzano i contenuti sono senz’altro numerosi in molti diversi paesi, in alcuni dei quali è attivo il servizio News localizzato, come in Italia: individuare tra tutti i contenuti presentati quelli che appartengono ad AFP potrebbe rivelarsi un’impresa assai ardua. Ed è possibile che proprio questo spinga Google a seguire la via dello scontro giudiziario, nella speranza di vincerlo, anziché cercare un accordo. Una intesa, infatti, potrebbe poi essere cercata da moltissimi altri fornitori di informazione, con conseguenze a cascata pesantissime per Google News.