Alla fine la presentazione “live” non c’è stata causa cataclisma naturale che si abbattuto sulla East Cost statunitense, nondimeno Google ha deciso di annunciare la nuova linea di dispositivi “Nexus” servendosi del web e somministrando informazioni e video via blog corprate, canali YouTube ufficiali e comunicati stampa.
Gli aficionado dei CEO entusiastici saranno delusi, tutti gli altri potranno godere della gragnola di dettagli e fatti (non privi di qualche nota di colore sulla supposta, esclusiva bontà dei nuovi gadget hi-tech che approderanno presto sul mercato) sullo smartphone Nexus 4, i tablet Nexus 7 e Nexus 10, la nuova iterazione di Android “Jelly Bean” (4.2).
Si parte da Nexus 4 , nuovo cellulare realizzato in collaborazione con LG inavvertitamente “perso” in un bar a San Francisco e dotato di uno schermo da 4,7″ con risoluzione 1280×768 pixel (320 ppi): il nuovo smartphone di punta della galassia Android è basato su una CPU ARM quad-core Snapdragon S4 (Qualcomm), 2 GB di memoria RAM, comunicazioni NFC integrate, doppia fotocamera fronte (8 megapixel) retro (1,3 megapixel) e sistema di carica wireless con apposita base di appoggio .
Le nuove funzionalità di Nexus 4 (e quindi di Android 4.2) comprendono l’opzione “Photo Sphere” per catturare immagini panoramiche a 360 gradi, immagini che potranno anche essere girate a Google per l’inclusione nel suo sempre più onnicomprensivo servizio di mappe. Nexus 4 introdurrà poi la funzionalità “Gesture Typing” per la digitazione facilitata su tastiera virtuale, sistema grazie al quale l’utente potrà trascinare le dita sulle lettere della parola da comporre su schermo.
Disponibile a partire dalla metà di novembre, Nexus 4 sarà offerto in due tagli da 8 GB e 16 GB in modalità sbloccata (a partire da 299 dollari) o via contratto: negli USA il partner scelto da Google è T-Mobile, con un contratto di 2 anni al costo di 199 dollari per la versione da 16GB di storage interno. Tutte le versioni di Nexus 4 saranno prive di supporto alle comunicazioni cellulari di nuova generazione (LTE).
Dagli smartphone si passa poi ai mini-tablet con Nexus 7 : realizzato in partnership con Asus, il dispositivo che dovrà vedersela con l’ iPad Mini (o viceversa?) viene descritto da Mountain View come il miglior modo di portarsi appresso il “Google-mondo” a un prezzo abbordabile e con tanto di connessione cellulare 3G+ (HSPA+). Nexus 7 è già disponibile negli USA (e in UK, Giappone, Germania, Spagna e Canada) al prezzo di 200 dollari per la versione da 16 GB. La versione (sbloccata) con connessione 3G approderà sul mercato per la metà di novembre con 32GB di storage e 299 dollari di prezzo.
Se il Nexus 7 è “mini”, il prossimo tablet sul nuovo menù Google è maxi anche e soprattutto nelle ambizioni: Nexus 10 rappresenta (o dovrebbe rappresentare) il prodotto di punta di una nuova genia di tavolette androidi ad alte prestazioni, un dispositivo realizzato in collaborazione con Samsung che ha nello schermo multi-touch il suo tratto caratteristico significativo.
Nexus 10 è infatti dotato della più alta risoluzione attualmente disponibile sul mercato, dice Google, con un display da 10,5″ da 2560×1600 pixel e 300 punti per pollice. In effetti il confronto con Apple iPad 4 e Microsoft Surface incorona il Nexus 10 come il tablet più dotato (almeno nell’hardware) del trio, con in più (nel caso del Nexus 10) le comunicazioni NFC non presenti sui prodotti dei concorrenti.
Come lo smartphone Nexus 4, Nexus 10 sarà basato su Android 4.2 e una nuova interfaccia scaturita dalle ricerche sull’usabilità compiute da Google. Oltre alle già citate Photo Sphere e Gesture Typing, il team che ha lavorato sul corposo aggiornamento tecnologico dei prodotti mobile di Mountain View (Nexus 4, 7, 10 e appunto Android) ha arricchito il nuovo OS con la possibilità di gestire più profili utente – ciascuno con le proprie impostazioni e i propri dati (salvati sui server e servizi di Google) disponibile a un semplice tocco dal lock screen.
Android 4.2 permette inoltre la condivisione dei contenuti video e delle app su schermi di grandi dimensioni via connessione wireless, e include una versione aggiornata e arricchita del servizio Google Now. Originariamente introdotto con l'”altro” Jelly Bean (Android 4.1), Google Now fornisce la risposta prima ancora della domanda e si interfaccia a una quantità sempre maggiore dei dati degli utenti: le nuove integrazioni comprendono le email su Gmail e schede migliorate per viaggi, ristoranti, hotel, eventi e quant’altro.
In concomitanza con i nuovi dispositivi Nexus e Android 4.2, Google comunica infine di aver aggiornato il marketplace per l’acquisto di app, servizi e gadget (Google Play) riempiendolo di nuovi contenuti, la possibilità di “acquistare” film fuori dagli USA, l’accesso alla musica cloud in Europa (Italia inclusa) con tanto di streaming della propria collezione (legale) di brani MP3.
Alfonso Maruccia