Mountain View (USA) – Una micropolemica ha investito Gmail in questi giorni: il popolare servizio email di Google è infatti al centro di un articolo pubblicato dall’ezine RedHerring con il titolo inquietante Cracker hanno bucato Gmail .
Nel pezzo si parla di un buco nel sistema di autenticazione di Gmail che avrebbe consentito, fino alla patch posta da Google su Gmail lo scorso mercoledì, di accedere abusivamente alle caselle di posta di un servizio che, sostiene ancora l’articolo, viene usato oggi da cinque milioni di utenti .
Nell’articolo si riportano anche le critiche degli esperti di sicurezza spagnoli che hanno rilevato la vulnerabilità che, comunicata a Google, sarebbe stata risolta in quattro giorni , il tutto però senza alcun annuncio pubblico. “In genere – sostiene uno degli esperti consultati – se un produttore ha qualche problema di sicurezza deve pubblicare qualcosa al riguardo. Devi anche far sapere alla gente che lo hai sistemato e che ti occupi con serietà della questione sicurezza”.
Parole che sono servite a snidare i PR di Google, che non sembrano certo ritenere grave il problema segnalato. La portavoce Sonya Boralv ha fatto sapere che l’accesso non autorizzato avrebbe potuto aver luogo soltanto se gli utenti di Gmail avessero fornito la URL del proprio browser nella fase di autenticazione a cracker interessati ad accedere al loro account. “Abbiamo analizzato la cosa rapidamente – ha spiegato – e capito che può aver luogo solo se un utente fornisce consapevolmente i propri dati. Ad ogni modo abbiamo fatto alcune modifiche su Gmail per contenere anche questo genere di problema”.
Se Gmail per ora appare messo in sicurezza, qualcuno non esclude che Google si sia ugualmente risentita delle osservazioni di RedHarring: Search Engine Watch riporta una frase della reazione del colosso di Mountain View dove si afferma che gli utenti di Gmail non sono cinque milioni e, anzi, che Google non ha mai dichiarato pubblicamente quanti sono . Un arcano che neppure adesso è possibile svelare.