Google Now ha aggiunto 40 nuove schede tra quelle disponibili per i suoi utenti smartphone : tutte basate sui dati gestiti da diverse app terze tra cui Shazam, Airbnb, Tripadvisor ed eBay.
Oltre al tempo, al traffico sul percorso giornalmente effettuato ed alla ultime notizie legate potenzialmente interessanti, il sistema di analisi e tracciamento delle abitudini compreso in tutti gli smartphone Android e dedicato ad assistere l’utente fornirà dunque ora una serie di informazioni collegate alle app caricate sul proprio dispositivo, come per esempio gli orari di un volo prenotato, o i suggerimenti musicali basati sui proprio ascolti su Pandora.
Oltre a rappresentare un potenziale avanzamento in termini di immediatezza per gli utenti di dispositivi wearable, la mossa sembra interessante per diversi aspetti: innanzitutto per l’evidente vantaggio che mette a disposizione (sotto forma di dati disponibili) degli sviluppatori che decidono di lavorare sulla piattaforma, sia per le potenzialità di marketing di Google Now.
L’ altra faccia della medaglia è il rischio connaturato alla mole aggiuntiva di dati gestiti da Google: sia per la privacy degli utenti che per le aziende che sfruttano quei dati per il proprio business e che potrebbero subire la competizione di Mountain View.
Claudio Tamburrino