Rispondendo a un esigenza manifestata di recente anche dall’Europa, il gruppo di Mountain View annuncia una revisione della policy che norma la comparsa sulle proprie piattaforme di inserzioni pubblicitarie riguardanti partiti, movimenti e candidati politici. In altre parole, Google introduce nuove regole per l’advertising politico.
Da Google nuove regole per le campagne elettorali online
L’annuncio arriva in un momento caldo per quanto concerne il tema: Twitter ha deciso di mettere al bando completamente questo tipo di sponsorizzazioni, mentre Facebook ha scelto la via della monetizzazione appellandosi alla libertà di parola. Consapevole della campagna elettorale per le presidenziali USA 2020 che entrerà nel vivo a breve, bigG fissa alcuni nuovi paletti. Sui servizi di Google non saranno ammesse inserzioni politiche indirizzate agli utenti sulla base di informazioni riguardanti la loro fede o i voti espressi in passato.
Sarà ancora consentito personalizzare le campagne sulla base di parametri come l’età, il genere e il codice postale, mentre verrà negata la possibilità di scendere più nel dettaglio indirizzando un messaggio specifico a una determinata località. Sì alle cosiddette pubblicità contestuali ovvero quelle mostrate sulla base dei contenuti fruiti o riprodotti, siano essi articoli, video o altro.
Le modifiche alla policy entreranno il vigore già entro le prossime settimane nel Regno Unito, prima che i cittadini siano chiamati il 12 dicembre alle urne, per poi trovare applicazione a livello globale a partire dal 6 gennaio 2020. Queste le parole di Scott Spencer (VP, Product Management di Google Ads).
Siamo fieri di come le persone nel mondo utilizzino Google per trovare informazioni rilevanti a proposito delle elezioni e di come i candidati si affidino a Google e alle inserzioni per raccogliere piccole donazioni utili a finanziare le loro campagne. Tenendo però conto delle recenti preoccupazioni sollevate e dei dibattiti a proposito dell’advertising politico, così come dell’importanza di una fiducia condivisa nel processo democratico, vogliamo incrementare la fiducia degli elettori nelle inserzioni pubblicitarie di questo tipo che potrebbero vedere sulle nostre piattaforme.
Stando alla voce del Rapporto sulla Trasparenza di Google dedicata all’advertising politico, dal 30 maggio 2018 questo tipo di inserzioni ha fruttato al gruppo 127,8 milioni di dollari solo negli Stati Uniti (7,1 milioni di euro nel vecchio continente dal 20 marzo 2019). Negli USA, l’associazione che ha speso di più risulta essere il Trump Make America Great Again Committee con 8,5 milioni di dollari.