Mountain View – Continua la politica cerchiobottista in casa Google: pochi giorni dopo aver stretto un accordo con la polizia di Bombay per rendere più facile l’identificazione degli utenti “scomodi” di Orkut , questa volta il big dei servizi telematici rivolge le proprie attenzioni al diritto alla riservatezza dei milioni di utenti che usano il suo motore di ricerca. E lo fa, riporta il Google Blog , per assicurarsi che i log sui server vengano “anonimizzati” dopo un periodo di tempo limitato .
Durante le ricerche su Google, i mainframe della società registrano e raccolgono dati significativi come l’indirizzo IP da cui la ricerca è partita, quali informazioni vengono ricercate e i dettagli dei cookie del browser. Informazioni che fino ad ora venivano conservate in formato leggibile per un tempo potenzialmente illimitato .
Il periodo di data retention made in Google verrà ora ridotto a 18-24 mesi : oltre questo termine tutti i dati registrati verranno “anonimizzati”, per far in modo che successive visioni dei log impediscano di individuare i singoli utenti all’interno delle ricerche.
“Dopo aver discusso con gli organismi responsabili per la privacy in Europa e negli Stati Uniti – scrivono sul blog i Google-man – siamo lieti di intraprendere questo importante passo in direzione della difesa della vostra privacy”. Ma l’iniziativa non concerne solo la privacy degli utenti: essa servirà a raggiungere il “giusto bilanciamento” tra due obiettivi diversi: migliorare i servizi di Google per i suoi utilizzatori e rendere nel contempo più trasparenti le politiche di conservazione dei dati .
Di questa nuova politica pro-privacy si giovano ad ogni modo anche altri prodotti di BigG: il blog cita la funzionalità off the record di Google Talk (per bloccare la registrazione dei log delle conversazioni del client di messaggistica istantanea) e quella di sospensione e interruzione di Google Desktop (per inibire l’indicizzazione dei contenuti da parte del client Google per i dischi locali) come chiari esempi del nuovo corso tutto incentrato sulla riservatezza.
Il termine dell’usabilità dei log viene ad ogni modo subordinato ad eventuali azioni coercitive della magistratura e delle forze di polizia dei singoli stati: qualora gli fosse richiesto, Google accetterebbe di procrastinare il data shredding in accordo col volere degli apparati di potere e controllo locali. Con buona pace, in questo caso, del “sacrosanto” diritto alla riservatezza dei utenti.
BigG ha messo a disposizione una FAQ (in PDF) sulla nuova policy della conservazione dei log, e prevede di far andare a regime il nuovo sistema al massimo entro un anno.
Alfonso Maruccia