L’attesa è finita: Google Pay fa oggi il suo debutto in Italia. Il sistema di pagamento messo a punto dal gruppo di Mountain View arriva dunque anche nel nostro paese, offrendo agli utenti una tecnologia utile per portare a termine gli acquisti sia in negozio sia online. Già disponibile anche l’applicazione ufficiale per Android da scaricare e installare sul proprio smartphone. Quella iOS ancora non sembra essere accessibile nel momento in cui viene pubblicato questo articolo.
Google Pay in Italia: come funziona
Il funzionamento della tecnologia per quanto riguarda i pagamenti in negozio necessita obbligatoriamente di uno smartphone con modulo NFC (Near Field Communication) integrato, così da poter interagire con i POS contactless dei punti vendita semplicemente avvicinando il dispositivo. È già online e raggiungibile anche il portale che offre una panoramica sulle attività svolte, sui metodi di pagamento connessi al proprio account, sugli eventuali abbonamenti o servizi sottoscritti (musica, piattaforme di streaming ecc.), sugli indirizzi di fatturazione e per l’accesso alle impostazioni relative al profilo utente.
Google Pay è un modo semplice e veloce per pagare sui siti, nelle app e nei negozi utilizzando le carte salvate nel tuo account Google. Google Pay protegge i tuoi dati di pagamento grazie a più livelli di sicurezza e ti permette di effettuare pagamenti, salvare biglietti e ricevere premi con la massima semplicità, il tutto in un unico account.
Un’altra funzionalità inclusa nell’applicazione di Google Pay è quella che permette di salvare i propri ticket: dalle carte d’imbarco per i viaggi in aereo fino ai biglietti del cinema, dalle carte fedeltà a promo e sconti.
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Dove utilizzarlo
Il sistema di pagamento in questione può tornare utile per completare l’acquisto di un prodotto o un servizio sia nei negozi fisici sia sugli store virtuali dell’e-commerce, anche attraverso le applicazioni di terze parti. Focalizzando l’attenzione sul nostro territorio, bigG fa riferimento a “milioni di posti”, mettendo in evidenza alcune catene con le quali probabilmente sono state siglate speciali partnership al fine di promuovere l’utilizzo della tecnologia: Autogrill, Bennet, Douglas (Limoni, La Gardenia), Esselunga, H&M, Lidl e McDonald’s.
In linea di massima, sarà possibile pagare con Google Pay laddove nel punto vendita è presente un POS con questi simboli, semplicemente avvicinando lo smartphone al terminale.
Per quanto riguarda app e portali si citano invece ASOS, Booking.com, Deliveroo, FlixBus, Ryanair e Vueling, mentre IBS, Musement, MyTaxi e TIM che seguiranno a breve.
Banche e partner
In questa prima fase di rollout, Google Pay risulta compatibile con un numero limitato di carte e istituti bancari del paese, eccoli: boon, Hype, Banca Mediolanum, N26, Nexi, Revolut, Tim Pay e Widiba. Anche in questo caso l’elenco è destinato ad ampliarsi in futuro, grazie alla sottoscrizione di accordi e partnership da parte di bigG. Le prime a fare il loro ingresso nella lista saranno CartaBCC e Poste Italiane.
Crittografia
La sicurezza delle informazioni gestite dall’applicazione è garantita dall’impiego di un sistema crittografico. In negozio, al POS non vengono trasferiti i dati relativi alle carte, ma solamente una stringa criptata. Maggiori informazioni in merito alla tecnologia e alle sue modalità d’impiego possono essere consultate sulle pagine del sito ufficiale.