Google penalizza i siti che usano testi generati dall'AI

Google penalizza i siti che usano testi generati dall'AI

Google penalizzare l'uso di testi generati dall'AI che non apportano un reale valore aggiunto per gli utenti.
Google penalizza i siti che usano testi generati dall'AI
Google penalizzare l'uso di testi generati dall'AI che non apportano un reale valore aggiunto per gli utenti.

Google dichiara guerra ai siti web pieni zeppi di testi creati dall’intelligenza artificiale senza un briciolo di valore aggiunto. Il colosso di Mountain View ha cambiato le regole del gioco e ora minaccia pesanti penalità per chi abusa dell’AI nella produzione di contenuti.

Google punirà i contenuti AI che non sono davvero utili

Fino a ieri, la posizione di Google era chiara: che un testo fosse scritto da un umano o da un’AI, l’importante era la qualità, soprattutto il rispetto dei criteri E-E-A-T (Esperienza, Competenza, Autorità e Affidabilità). Ma il vento è cambiato.

John Mueller di Google, durante un intervento al Search Central Live Madrid, ha annunciato che ora il voto più basso andrà a quei siti in cui “tutto o quasi tutto il contenuto principale (testo, immagini, audio, video, ecc.) è copiato, riformulato, integrato, generato automaticamente o da un’AI, o ripreso da altre fonti con poco sforzo, poca o nessuna originalità, e poco o nessun valore aggiunto per gli utenti“.

Come fa Google a scovare i testi generati dall’AI?

Ma come fa Google a capire se un testo è frutto dell’intelligenza artificiale, visto che nessuno strumento di rilevamento è ancora infallibile? Big G fornisce alcune tracce nel suo documento “Search Quality Evaluator Guidelines“. Ecco i siti a rischio:

  • Contraddizioni tra contenuto e disclaimer legali;
  • Scarsa trasparenza sull’origine dei contenuti;
  • Finalità dichiarata come sperimentale o dimostrativa;
  • Profili autore inventati o generati dall’AI;
  • Indizi testuali tipici di un testo scritto da un’AI.

L’AI non è bandita, ma va usata con giudizio

Attenzione però: Google non ce l’ha con l’AI in sé, ma riconosce che gli strumenti di AI generativa possono portare a contenuti scadenti se usati senza criterio. Nel mirino ci sono soprattutto quei siti interamente o in gran parte prodotti dall’intelligenza artificiale, con contenuti che non offrono un reale valore aggiunto per il lettore rispetto ad altre risorse online sullo stesso tema. Un uso intelligente dell’AI per creare testi utili perciò non dovrebbe essere penalizzato.

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Pubblicato il
15 apr 2025
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