Google, più denari contro il pedoporno

Google, più denari contro il pedoporno

L'azienda californiana annuncia due fondi da destinare alle principali organizzazioni internazionali per la lotta alla circolazione dei contenuti pedopornografici su Internet
L'azienda californiana annuncia due fondi da destinare alle principali organizzazioni internazionali per la lotta alla circolazione dei contenuti pedopornografici su Internet

L’impegno di Google agli angoli oscuri della Rete, contro la proliferazione incontrollata di contenuti pedopornografici tra forum e pagine web. In un post pubblicato sul blog ufficiale dell’azienda di Mountain View, il direttore del progetto umanitario Google Giving Jacquelline Fuller ha annunciato un nuovo fondo da 5 milioni di dollari per sradicare immagini e video contenenti scene di violenza e abusi sui minori.

Nel 2011, i responsabili del National Center for Missing and Exploited Children (NCMEC) hanno denunciato la segnalazione di oltre 17 milioni di immagini e filmati a sfondo pedopornografico. Una cifra cresciuta di ben quattro volte dal volume registrato nel 2007 dalla Exploited Children’s Division (ECD). Agendo da vera e propria comunità digitale, Google sente il bisogno di rinforzare il suo piano d’azione.

“Google lavora per combattere lo sfruttamento dei minori – ha spiegato Fuller nel suo post – dal 2006 ci siamo uniti alla Technology Coalition per trovare e sviluppare nuove soluzioni tecniche in collaborazione con altre aziende del settore. Da quel momento abbiamo iniziato a fornire soluzioni software e hardware per aiutare le varie organizzazioni internazionali a rimuovere le immagini pedoporno dal web”.

Il nuovo fondo di BigG sarà così destinato alle principali istituzioni per la lotta allo sfruttamento dei minori, dalla Internet Watch Foundation (IWF) allo stesso NCMEC. Un secondo fondo ( Child Protection Technology Fund ) da 2 milioni di dollari servirà invece ad incoraggiare le attività di sviluppo e distribuzione di strumenti di cifratura e di hashing per facilitare il riconoscimento delle immagini illecite tramite tag.

Mauro Vecchio

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
17 giu 2013
Link copiato negli appunti