Google sta lavorando a pagine Google+ specifiche per le aziende e per la valorizzazione dei marchi.
A spiegarlo con un video YouTube è il googler Christian Oestlien: Moutain View chiede dunque alle aziende di aspettare a creare un profilo di rappresentanza sul nuovo social network con la G maiuscola, anche perché i rapporti interpersonali, spiega, sono diversi da quelli richiesti da un rapporto brand-utente.
“Chiediamo solo un po’ di pazienza – dice Osestlien – nel frattempo, sconsigliamo le aziende dall’utilizzare normali profili Google+ per connettersi agli utenti e chiuderemo quelli non riferibili a persone”. Quando e come si svolgerà questo processo di “reindirizzamento” verso i prossimi profili ad hoc non è ancora chiaro.
Nel frattempo le voci secondo cui Google avesse anticipato l’apertura a tutti dell’accesso al servizio (lasciando comunque limiti giornalieri di nuovi iscritti) per rispondere alla domanda e per contrastare la contromossa di Facebook sembrano smentite : il servizio, d’altronde, ha ancora qualche problema soprattutto legato alla privacy e il periodo di beta testing servirebbe proprio a evidenziarli ed eliminarli prima dell’arrivo del grande pubblico.
Uno dei maggiori bug individuati riguarda il meccanismo con cui è possibile bloccare un utente: dopo averlo bloccato, infatti, non si riesce a rimuoverlo dalla propria cerchia di contatti. In altri casi, poi, i suoi messaggi rimangono nella propria timeline.
Sono stati poi riscontrati problemi con i tag e i commenti delle foto , anch’essi legati dunque a questioni di privacy, e con la finestra della chat.
Claudio Tamburrino