Secondo un recente rapporto del Wall Street Journal, Google sta considerando l’acquisizione di Wiz, una startup di cybersicurezza cloud, per la cifra record di 23 miliardi di dollari. Se l’accordo dovesse concretizzarsi, rappresenterebbe l’acquisizione più costosa nella storia di Google, superando di gran lunga i 12,5 miliardi di dollari spesi per Motorola Mobility nel 2012.
Chi è Wiz, la startup di cybersicurezza cloud che fa gola a Big G
Wiz è una startup fondata nel 2020 e con sede a New York, che opera nel campo della sicurezza informatica per aziende che utilizzano infrastrutture cloud. In particolare, Wiz offre una piattaforma di cybersecurity che permette di scansionare e monitorare in modo unificato gli ambienti cloud aziendali, anche quando questi sono basati su servizi differenti come Amazon AWS, Microsoft Azure o Google Cloud.
Grazie ai suoi strumenti di analisi e rilevamento delle minacce, Wiz crea una sorta di livello di “normalizzazione” tra i diversi cloud, rendendo possibile identificare rapidamente configurazioni rischiose, malware, accessi non autorizzati e altre criticità. In questo modo, le aziende clienti possono proteggere in modo trasversale le proprie risorse e dati su cloud eterogenei, mitigando i rischi di sicurezza.
Tra i partner strategici di Wiz figurano proprio i big del cloud computing come Amazon e Oracle. Acquisendo Wiz, Google integrerebbe nel suo portfolio una soluzione avanzata per la protezione cloud delle aziende, un settore in rapida crescita.
L’interesse di Google per la cybersicurezza
L’interesse di Google per l’acquisizione di Wiz sembra essere guidato dal desiderio di consolidare la propria reputazione come piattaforma cloud sicura, soprattutto in un momento in cui il suo principale concorrente, Microsoft, appare sempre più vulnerabile a causa di diverse violazioni della sicurezza di alto profilo. Secondo il New York Times, il capo di Google Cloud, Thomas Kurian, sarebbe la forza trainante del tentativo di acquisizione.
Del resto l’interesse di Google per la cybersicurezza non è una novità. Nel 2022, l’azienda ha acquisito un’altra startup di sicurezza cloud per 500 milioni di dollari e ha speso 5,4 miliardi di dollari per l’acquisizione di Mandiant, l’azienda che ha scoperto il famoso hack di SolarWinds.
Nonostante l’accordo sembri probabile, secondo il Times, esiste la possibilità che possa fallire o innescare revisioni da parte delle autorità di regolamentazione statunitensi. L’amministrazione Biden ha, infatti, presieduto a importanti azioni antitrust, tra cui la causa del Dipartimento di Giustizia per l’accordo di Google Search con Apple e il tentativo fallito della Federal Trade Commission di bloccare l’acquisto di Activision da parte di Microsoft.