Dopo un lungo processo di approvazione, Parler ritorna sul Google Play Store. Niente da fare invece per Truth Social, in quanto non rispetta le regole sulla moderazione dei contenuti. I due social network sono stati utilizzati per incitare la violenza durante l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Curiosamente entrambe le app sono da tempo distribuite da Apple.
Parler approvata, Truth Social bocciata
Parler per Android era stata lanciata nel 2018. Il social network è l’alternativa “free speech” di Twitter, in quanto offre la libertà di parola agli utenti di destra, tra cui i sostenitori di Donald Trump. Google ha rimosso l’app dal Play Store due giorni dopo l’assalto a Capitol Hill, in quanto non c’era nessuna moderazione per i contenuti che incitavano alla violenza.
Dopo oltre un anno e mezzo, l’app è nuovamente disponibile sullo store di Google. Ovviamente gli utenti potevano (e possono) accedere al social network installando il file APK (sideloading) distribuito dal sito ufficiale.
Parler ha modificato la sua app per rispettare le regole del Play Store. Ora è prevista la cancellazione dei post che incitano alla violenza. Nel comunicato stampa viene evidenziato il ritorno dopo “un inusualmente lungo processo di approvazione che è durato mesi invece di giorni“. La versione per iOS è disponibile sullo store di Apple da maggio 2021.
Anche Truth Social può essere scaricata da App Store (da febbraio). La versione Android è stata invece bocciata da Google perché non offre un adeguato sistema di moderazione. L’azienda di Mountain View ha comunicato le “diverse violazioni delle policy” il 19 agosto. Il social network voluto da Donald Trump è accessibile tramite web e iOS.