La decisione ufficializzata di recente che porrà fine all’incarnazione consumer di Google+ può essere interpretata come la logica e inevitabile conseguenza di un successo mai arrivato. Troppo ampio il divario nei confronti del concorrente Facebook per poter pensare di minarne la leadership. Il social network continuerà in ogni caso a operare come piattaforma destinata esclusivamente all’ambito enterprise.
Google+, stop alle API
La piattaforma, colpita per lungo tempo da bug e vulnerabilità che hanno messo a repentaglio la sicurezza delle informazioni legate ai suoi iscritti, chiuderà i battenti nella forma che conosciamo oggi in aprile, con qualche mese di anticipo rispetto a quanto previsto inizialmente. Nelle ore scorse l’annuncio di un ennesimo step in questa direzione, che lascia intuire quanto il gruppo di Mountain View abbia fretta di seppellire un progetto mai arrivato ad esprimere appieno il proprio potenziale: alcune delle API messe a disposizione degli sviluppatori non saranno più attive né accessibili a partire da fine gennaio, prima del termine fissato in un primo momento per marzo.
Come parte del tramonto di Google+ nella sua versione consumer, interromperemo l’attività di tutte le sue API il 7 marzo 2019. Lo spegnimento sarà progressivo, a partire dalla fine di gennaio, dunque stiamo avvisando tutti gli sviluppatori che ne fanno uso della possibilità che si verifichino anomalie intermittenti a partire dal 28 gennaio 2019.
Dalla giornata odierna gli sviluppatori che impiegano le API interessate ne riceveranno comunicazione, così da poter intervenire per tempo sui loro progetti e sulle applicazioni rilasciate, evitando che gli utenti possano incontrare malfunzionamenti o anomalie nell’esperienza offerta. Come si legge sulle pagine del blog ufficiale, quelle maggiormente utilizzate sono le seguenti: Google+ REST API, Google+ Web API, Google+ Android SDK, Google+ Domains API e Google+ Pages API.
Da Google+ Sign-in a Google Sign-in
Nel post viene inoltre ribadito che la funzionalità Google+ Sign-in per consentire agli utenti il login in applicazioni e servizi attraverso l’account del social network, verrà mandata in pensione definitivamente il 7 marzo 2019. L’invito è a passare il prima possibile a Google Sign-in per il processo di autenticazione.
In chiusura il gruppo di Mountain View conferma l’arrivo di novità riguardanti la prossima evoluzione di G+ e il suo focus sull’ambito enterprise, ma senza specificare con quali tempistiche.
Stiamo spegnendo la versione consumer di Google+, ma al tempo stesso investendo sulla sua incarnazione per le aziende. A loro saranno destinati il nuovo look e le nuove funzionalità in arrivo.