Su Google Plus ha creato qualche confusione la pagina Google Plus (apparentemente) di Bank of America che minacciava i manifestanti di Occupy Wall Street .
Al momento la suddetta pagina risulta non raggiungibile: evidentemente è solo il segno che dal momento dell’ esordio delle pagine aziendali su Google Plus ci è voluto davvero poco perché esordisse anche una falsa pagina di un marchio. Pagine fake, peraltro, già erano apparse: in Italia c’erano per esempio Iddio e Francesco Totti.
Mountain View, d’altronde, ha regole chiare a tal proposito e proibisce l’utilizzo di pseudonimi, una regola che continua peraltro a creare problemi contingenti anche ad altri social network come Facebook.
Google Plus ha aperto alla possibilità di adottarli in un prossimo futuro : in tal caso dovrà tuttavia integrare strumenti per l’autenticazione degli account.
Per il momento sembra infatti che Google si limiti ad attendere eventuali notifiche da parte degli utenti relativamente a profili fake o a altre violazioni delle sue policy .
Mountain View è d’altronde pronta a continuare a lavorare a Google Plus: l’ ultima novità in ordine di tempo riguarda l’ acquisizione di Katango , l’azienda che fornisce software per l’analisi delle connessioni social tra diversi utenti.
Claudio Tamburrino