Google Plus è intenzionata ad aprire all’ utilizzo di pseudonimi da parte dei suoi utenti .
Uno dei primi problemi sorti intorno alla piattaforma, sia durante la fase di testing che dopo l’apertura al pubblico, era quello della norma che imponeva agli utenti l’impiego di un nome vero e che, conseguentemente, aveva portato al blocco di numerosi account.
La situazione, pur apparentemente lineare, creava non pochi problemi al nascente social network di Mountain View: sia perché l’eventuale blocco sembrava in alcuni casi a cascata coinvolgere anche gli altri servizi Google cui l’utente era iscritto, sia perché, oltre a fake e persone che impiegano i nickname per nascondere la propria identità, ci sono utenti che intorno ad un soprannome hanno costruito una vera e propria vita online ormai legittimata.
Durante il summit Web 2.0 di San Francisco il dirigente di Google Vic Gundotra ha per questo aperto all’utilizzo di nickname su Google Plus, arrivato dicono, a 40 milioni di utenti. Gundotra lasciato intravedere questa possibilità affermando che “in futuro progettano di supportare gli pseudonimi”.
Oltre che ai nickname, Google aprirà anche alle pagine associate ai marchi , dando così alle aziende la possibilità di impiegare la sua piattaforma per il social marketing, come già è possibile fare con Facebook e Twitter.
Claudio Tamburrino