Google Plus è sempre più solo

Google Plus è sempre più solo

Pensato come la piattaforma che facesse da snodo per tutti i servizi della Grande G, si ridurrà progressivamente alla funzione di social network. E non sarà più necessario per agire su YouTube
Pensato come la piattaforma che facesse da snodo per tutti i servizi della Grande G, si ridurrà progressivamente alla funzione di social network. E non sarà più necessario per agire su YouTube

Era stato pensato per rappresentare un’identità trasversale presso tutti i servizi di Google, non semplicemente come un profilo di social network: Google Plus, di annuncio in annuncio, sta procedendo a ridimensionare le proprie ambizioni. Si sta configurando, nelle parole di Mountain View, “come un posto in cui le persone si intrattengono sulla base dei loro interessi”.

“Quando abbiamo lanciato Google+ – ricorda Bradley Horowitz, ai vertici della divisione ora denominata Streams, Photos, and Sharing – volevamo aiutare le persone a scoprire, condividere e connettersi attraverso i servizi di Google come si fa nella vita reale”. Horowitz ammette però che certe scelte, anche sulla base di una certa “confusione” venutasi a creare presso gli utenti, “andavano ripensate”.

Il processo delineato ora appariva già tracciato dalle scelte operate dalla dirigenza negli scorsi mesi: l’ apertura agli pseudonimi , la recisione del vincolo con Gmail si sono avvicendati in un turbinio di cambi ai vertici che ha ridisegnato la vocazione di Google+, sempre più indipendente , sempre meno spina dorsale dei servizi a sfondo social della Grande G.
Nel corso della recente conferenza per sviluppatori Google I/O la sezione di Google+ dedicata alla gestione e alla condivisione delle immagini è diventata sostanzialmente superflua , pronta a cedere il passo a Google Foto; si è già a buon punto, conferma Mountain View, nel processo di riassegnare certe funzioni come la condivisione delle posizioni a Hangouts e ad altre applicazioni “alle quali realmente appartengono”. In questo modo , spiega Horowitz, “si otterrà un Google+ meno dispersivo, più utile, più coinvolgente”.

Oltre a sfrondare Google+ di funzioni, l’altro degli aspetti su cui Mountain View sta lavorando è quello della dissociazione dei profili Plus dai servizi della Grande G: “nei prossimi mesi, tutto quello che sarà necessario per condividere contenuti, comunicare con i propri contatti,creare un canale YouTube e altro sarà un account Google”. Il distacco comincerà con YouTube , il cui vincolo con Plus è stato in passato molto dibattuto : a partire dalle prossime settimane non sarà più necessario un profilo Google+ per caricare contenuti, commentarli o creare un canale. I commenti ai video, spesso sede di feroci confronti, oltre ad essere gestiti con un nuovo sistema per garantire visibilità maggiore ai contributi di valore, già a partire da oggi rimarranno confinati su YouTube e non verranno associati ai profili di Plus.

“Vogliamo formalmente cancellare il concetto che l’appartenenza a Google+ sia necessaria per ogni cosa su Google, ad eccezione che per lo stesso Google+”, spiega Horowitz in un post sul proprio profilo. C’è da procedere con cautela , però, poiché i vincoli tra i servizi sono ancora da sciogliere. Nei prossimi mesi sarà possibile decretare la rimozione del proprio account Google Plus senza conseguenze, ma la Grande G raccomanda ai propri utenti di avere pazienza: l’effetto che si otterrebbe ora sarebbe quello di trascinare nell’oblio anche il proprio canale YouTube.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
28 lug 2015
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