Google rafforza la propria piattaforma Cloud con l’acquisizione della società di software video Anvato . Si tratta di un passo importante per il colosso dei motori di ricerca, che gli permetterà di competere meglio con Amazon Web Services e Microsoft. Anvato, che ha sede a Mountain View in California, produce software per l’automazione di codifica, editing, pubblicazione e distribuzione sicura di contenuti video tramite varie piattaforme.
Belwadi Srikanth, senior product manager di Google Cloud Platform, sul blog aziendale scrive che la società opererà insieme con Anvato “per lo sviluppo di tecnologie cloud che aiutino le aziende di comunicazione e intrattenimento a potenziare le loro infrastrutture video fornendo video di alta qualità e live, contenuti on demand, ai consumatori su qualsiasi dispositivo, dagli smartphone ai tablet alle smart tv”.
Anvato distribuirà sulla piattaforma Google Cloud la tecnologia software di elaborazione video che già offre agli operatori della paytv (come NCB Universal, MSNBC, CBS, Univision, HGTV, Bravo e Fox Sports), ai programmatori, alle emittenti e ai produttori di eventi dal vivo.
La mossa di Google arriva dopo quelle di Amazon Web Services, che ha acquisito Elemental Technologies (azienda dell’Oregon che fornisce tecnologie per la distribuzione di video via Internet, annoverando clienti come ESPN, HBO e BBC), e la stessa Amazon ospita parte dei servizi per Netflix. Altro concorrente di Google è Microsoft, che con la sua Azure Media Services offre servizi di streaming video in qualità broadcast e video on demand.
“Siamo entusiasti di aver integrato Anvato con la versatilità e la potenza di Google Cloud Platform per realizzare la migliore offerta per le società OTT e mobile video” ha dichiarato l’amministratore delegato di Anvato, Alper Turgut. Le Over-The-Top (acronimo OTT) sono aziende che forniscono attraverso la rete Internet servizi, contenuti (soprattutto video) e applicazioni di tipo “rich media” a cui gli utenti possono accedere ai contenuti tramite qualsiasi tipo di dispositivo connesso a banda larga. Essendo prive di una propria infrastruttura, agiscono al di sopra delle reti, da cui il termine over-the-top. In Italia le OTT stentano ad affermarsi, vuoi per colpa del divario digitale, vuoi per la presenza sul mercato di grandi gruppi televisivi.
Pierluigi Sandonnini