Con un articolo sul proprio blog, Google annuncia di aver apportato migliorie significative alle proprie API dedicate al processamento e all’interpretazione del linguaggio naturale .
Le API erano già in grado di fornire servizi di entity recognition all’interno del testo, nonché di syntax analysis e di sentiment analysis : tramite le API è quindi possibile effettuare un’analisi sintattica del testo, un’analisi deduttiva riguardante il sentimento espresso dall’autore in ogni sua frase ed identificare le entità di cui l’autore sta trattando.
A queste caratteristiche, Google ne aggiunge altre nuove, la content classification e l’ entity sentiment analysis .
Le API relative alla classificazione dei contenuti escono dalla fase beta oggi, 21 settembre, e consentono di associare ad un dato testo una o più categorie tra le oltre 700 a disposizione: il funzionamento delle API viene ben descritto in questo post , in cui due articoli vengono correttamente catalogati come “sport, baseball” e come “cucina, ricette, frutti di mare”.
Per quanto riguarda l’ entity sentiment analysis , invece, mentre in precedenza era possibile associare un determinato sentimento ad una frase o ad un blocco di testo, è ora possibile associarlo direttamente alle entità che il testo sta trattando , come luoghi, cose o persone. Una funzionalità di questo tipo è molto richiesta dalle aziende che vogliono scoprire cosa il pubblico pensa dei loro prodotti , analizzando gli interventi pubblicati sui social network, sui forum, sui siti di e-commerce.
I costi legati all’utilizzo delle API variano da 50 centesimi a 2 dollari per ogni mille record di testo, dove per singolo record di testo si intende un contenuto testuale di dimensione uguale o inferiore a mille caratteri. Il prezzo unitario viene notevolmente scontato nel caso in cui la quantità di dati da processare sia notevole.
Elia Tufarolo