Google: prevedere le inondazioni con il machine learning

Google: prevedere le inondazioni con il machine learning

Google annuncia un nuovo servizio di allarmi di emergenza in India e Bangladesh (sarà poi esteso a tutto il mondo) per prevedere possibili inondazioni.
Google: prevedere le inondazioni con il machine learning
Google annuncia un nuovo servizio di allarmi di emergenza in India e Bangladesh (sarà poi esteso a tutto il mondo) per prevedere possibili inondazioni.

L’aumento globale delle temperature, anche solo di piccole frazioni di grado Celsius, comporta già importanti stravolgimenti nel clima e nelle precipitazioni. Si tratta in molti casi di piccoli fenomeni isolati di scarsa importanza nel novero di un intero pianeta, ma diventano drammatiche emergenze locali per le popolazioni che vivono su terreni scoscesi o in vallate a rischio esondazioni.

Machine Learning per prevedere le inondazioni

Google ha voluto dare una risposta a questo problema emergente applicando il machine learning ai dati già in possesso: anni di studio hanno portato ad un modello predittivo in grado di restituire previsioni compiute sulle conseguenze potenziali in base alle condizioni meteo ed all’innalzamento delle acque:

Siamo costantemente al lavoro per rendere le segnalazioni più locali, accessibili, azionabili e accurate – più informazioni possiamo fornire alle persone sulle imminenti inondazioni, più tempestiva sarà la decisione che potranno prendere. In tutto il mondo, la maggior parte delle segnalazioni di alluvione fornisce solo informazioni su quanto un fiume si alzerà (ad esempio 30 cm), che spesso non rende l’idea di cosa questo significhi per le persone e il luogo in cui abitano. I nostri avvisi di inondazione fanno in modo che le persone ricevano le informazioni fondamentali visualizzando le mappe di inondazione, che mostrano l’estensione e la profondità di queste partendo da Google Maps.

Il progetto prende il via in particolare in India e Bangladesh, dove il problema è particolarmente sentito e pericoloso: gli allarmi saranno disponibili su vari servizi Google, anche con analisi capillari basate sulla geolocalizzazione dell’utente. Grazie agli algoritmi sarà possibile calmierare l’impatto di alcuni eventi potenzialmente disastrosi e per i quali non è possibile diramare allarmi tempestivi dalle autorità locali.

L’obiettivo è quello di estendere il servizio al Sudamerica prima ed al resto del mondo poi. L’Italia, sempre più spesso colpita da fenomeni improvvisi e da eventi calamitosi, potrebbe in alcuni casi trarne beneficio grazie alla possibilità di diramare preavvisi capillari che tramite gli smartphone possano arrivare alle persone che hanno la possibilità di evitare situazioni di rischio.

Fonte: Google Italia
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
12 nov 2021
Link copiato negli appunti