Google avrebbe avviato lo sviluppo di una nuova tecnologia che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa per offrire agli utenti un chatbot più personale. Project Ellmann, questo è il nome in codice, dovrebbe usare Gemini o altri modelli IA per rispondere a domande sulla vita di una persona, combinando i risultati delle ricerche con le foto conservate sullo smartphone.
Project Ellmann: chatbot iper personalizzato
Google ha annunciato Gemini il 6 dicembre. Secondo l’azienda di Mountain View, il nuovo modello è superiore a quelli concorrenti, ma i primi test smentiscono questa affermazione. La versione più piccola (Gemini Nano) viene usata per le funzionalità IA del Google Pixel 8 Pro e probabilmente per Project Ellmann.
In base alla presentazione vista da CNBC, la tecnologia potrebbe essere integrata in Google Foto. Il chatbot potrà rispondere a “domande impossibili” dopo aver analizzato le immagini e i rispettivi metadati (etichette, posizione geografica e altri). L’obiettivo è scoprire la storia passata e fornire risposte sulla vita personale.
Nella presentazione ci sono alcuni esempi. Chiedendo nella Ellmann Chat “Ho un animale domestico?“, il chatbot risponde “Sì, hai un cane che indossa un mantello rosso“, aggiungendo anche il nome e i familiari con cui si vede più spesso. Il chatbot può rispondere anche a domande sulla città in cui vive l’utente, le sue abitudini alimentari, i suoi interessi, le app preferite e quali prodotti potrebbe acquistare. Una tecnologia sicuramente utile in alcuni casi, ma anche piuttosto inquietante.
Project Ellmann potrebbe essere una versione potenziata dei ricordi nell’app Foto. Un portavoce di Google ha dichiarato che sono in corso test per sfruttare l’IA generativa, ma le nuove funzionalità verranno rilasciate al pubblico solo se garantiscono privacy e sicurezza.