Google ha presentato una nuova galleria gratuita di prompt nella sua piattaforma AI Studio, migliorando il set di strumenti a disposizione degli sviluppatori che lavorano con l’API Gemini.
L’annuncio, fatto da Logan Kilpatrick su X.com, segna un momento cruciale nella missione di Google di democratizzare l’AI e dare impulso all’innovazione. “Abbiamo appena distribuito una nuova galleria di prompt nativi in Google AI Studio“, ha dichiarato Kilpatrick con entusiasmo. “Provate il contesto lungo, le capacità multimodali native (immagini, video e audio), gli output strutturati e altro ancora!“.
We just shipped a new native prompt gallery in Google AI Studio ✨
Test out long context, native multi-modal (image, video and audio), structured outputs, and more! https://t.co/fBrh6UGKz7 pic.twitter.com/i2ijrIiyAc
— Logan Kilpatrick (@OfficialLoganK) August 22, 2024
Come funziona la Prompt Gallery
La Prompt Gallery offre agli utenti un arsenale di prompt alimentati dall’AI, ognuno dei quali apre la strada a un universo di potenzialità creative e pratiche. La gallery mette a disposizione una vasta gamma di prompt preconfezionati che dimostrano la versatilità e la potenza dei modelli Gemini di Google.
Che si tratti di appassionati di cucina in cerca di nuove ricette generate dall’AI, educatori desiderosi di creare coinvolgenti fogli di lavoro di matematica o sviluppatori che vogliono ottimizzare le proprie funzioni Python, la Prompt Gallery contiene risorse utili per tutti. Le possibilità offerte sono pressoché infinite.
L’aggiornamento di AI Studio non è passato inosservato agli esperti del settore, che hanno colto al volo l’invito di Google. Ciò che rende la mossa di Big G particolarmente significativa è la sua accessibilità: AI Studio è completamente gratuito.
Google vuole democratizzare lo sviluppo dell’AI
L’introduzione della Prompt Gallery su AI Studio rappresenta un grande passo verso la democratizzazione dell’AI. Offrendo accesso gratuito a strumenti in grado di gestire compiti di AI complessi e multimodali, Google sta abbassando la barriera d’ingresso per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.