Google proteggerà la privacy di chi visita cliniche per l'aborto

Google proteggerà la privacy di chi visita cliniche per l'aborto

La controversa decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti sul diritto all'aborto provoca una reazione netta da parte di Google.
Google proteggerà la privacy di chi visita cliniche per l'aborto
La controversa decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti sul diritto all'aborto provoca una reazione netta da parte di Google.

L’annuncio della Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha revocato le leggi federali sul diritto all’aborto, ha scatenato le prime preoccupate reazioni da parte degli utenti circa le possibilità che i dati raccolti dalle applicazioni che usano ogni giorno possano essere usati contro di loro.

Con un post pubblicato sul blog ufficiale, Google ha annunciato che sta lavorando affinché vengano rimossi i dati della cronologia delle posizioni delle persone che visitano alcuni luoghi considerati “particolarmente personali“.

Le località includono strutture mediche come centri di consulenza, rifugi dedicati alle vittime di violenza domestica, cliniche per aborti, centri per la fertilità, strutture per il trattamento delle dipendenze, cliniche per la perdita di peso, cliniche di chirurgia estetica e altre ancora.

La novità Google a favore della privacy per chi visita cliniche per l’aborto e non solo

Ci vorrà tempo prima che la modifica diventi effettiva. Secondo le stime di Mountain View, bisognerà attendere alcune settimane. Google fa sapere inoltre che gli utenti Fitbit dovranno eliminare quelle voci una per una, se lo desiderano, anche se è in arrivo un modo più semplice per eliminare tutte queste registrazioni contemporaneamente.

La compagnia ribadisce il proprio impegno volto a proteggere i suoi utenti da richieste di dati improprie da parte del governo e delle forze dell’ordine, a meno che non siano in gioco vite umane, ad esempio in una situazione di emergenza. In ogni caso, ricorda che la funzione di cronologia delle posizioni è disattivata per impostazione predefinita, ma prima che le modifiche di Google diventino effettive è bene controllare dalle impostazioni dell’account.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
2 lug 2022
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