Il momento delicato ha spinto Google a rivedere i propri piani legati all’espansione dell’organico nel corso del 2020. Il gruppo di Mountain View ha comunicato al personale che da qui a fine anno rallenterà il ritmo delle assunzioni: non saranno 20.000 a livello globale come previsto e come già accaduto nel 2019. A farlo sapere una nota firmata da Sundar Pichai ottenuta dalla redazione di Bloomberg. Ne riportiamo di seguito un paio di estratti in forma tradotta.
Rallenteremo il ritmo delle assunzioni, mantenendo comunque la tendenza in un numero ristretto di aree strategiche, implementando nell’organico le tante persone già assunte e che non hanno ancora iniziato.
Meno assunzioni per Google da qui a fine anno
Il CEO focalizza l’attenzione sulla necessità di continuare a concentrare le risorse su alcuni segmenti chiave della propria attività, in particolare quelli legati all’offerta rivolta all’utenza business. Rivista anche la pianificazione degli investimenti da destinare a data center, marketing e spostamenti.
Crediamo sia il momento di rallentare significativamente il ritmo delle assunzioni, mantenendo comunque la tendenza in un numero ristretto di aree strategiche per le quali utenti e business fanno affidamento su Google e sul suo supporto continuo nonché dove la nostra crescita è di importanza critica per il loro successo.
Rivedendo i nostri piani per altre aree possiamo affermare che Google concluderà l’anno con un organico più contenuto rispetto a quanto sarebbe stato altrimenti. Ciò significa che dobbiamo dare priorità all’assunzione di personale da dedicare ai nostri più grandi utenti e alle necessità dei business.
Restando nell’ambito hi-tech, Microsoft ha messo in standby la ricerca di nuovo personale per quasi tutti i suoi comparti. In controtendenza Amazon che proprio nei giorni scorsi ha annunciato 75.000 nuove assunzioni in tempi brevi, alcune anche in Italia, per far fronte a una crescente domanda nei confronti dell’e-commerce.