Epic Games ha denunciato Google e Samsung per aver ostacolato l’installazione delle app da fonti alternative attraverso la funzionalità Auto Blocker di One UI 6.1.1. L’azienda di Mountain View ha respinto le accuse, affermando di non aver chiesto al produttore coreano di creare la funzionalità.
Auto Blocker serve solo per la sicurezza
Epic Games afferma che l’introduzione della funzionalità è stata concordata tra Google e Samsung per impedire l’installazione delle app Android da fonti alternative (sideloading). L’obiettivo è favorire Play Store e Galaxy Store, danneggiando la concorrenza (Epic Games Store in questo caso). Le prove mostrate durante il processo (terminato con la vittoria di Epic Games) confermano l’esistenza di un accordo commerciale tra le due aziende.
Un portavoce di Samsung ha dichiarato che la funzionalità Auto Blocker è stata integrata nei dispositivi per proteggere i dati degli utenti e quindi per garantire sicurezza e privacy. In ogni caso può essere disattivata nelle impostazioni. Epic Games ha evidenziato che servono 21 passi per installare il suo store.
Un dirigente di Google ha invece respinto l’accusa di collusione. L’azienda di Mountain View non ha chiesto a Samsung di creare le funzionalità, sottolineando che Android permette da sempre il sideloading. Google Play Protect può già rilevare app infette anche se scaricate da altre fonti, ma i produttori dei dispositivi possono aggiungere altre funzionalità di sicurezza.
Il dirigente afferma infine che Google non ostacola l’installazione dei giochi di Epic Games dal suo store. La software house guidata da Tim Sweeney ha presentato la denuncia solo per interessi economici.