Google ha recentemente introdotto nel suo motore di ricerca un sistema chiamato “AI Overview“, che utilizza l’intelligenza artificiale per generare brevi riassunti e risposte alle query degli utenti, direttamente in Google Search.
Tuttavia, ciò che doveva essere un passo avanti nell’innovazione si è trasformato in un’esperienza imbarazzante per l’azienda, a causa delle risposte bizzarre e inappropriate fornite dall’AI, che hanno fatto il giro del web.
Dai consigli pericolosi ai meme virali
Tra le perle di saggezza offerte da AI Overview, spiccano suggerimenti come mangiare sassi per assumere sali minerali essenziali o utilizzare la colla sulla pizza per evitare che il formaggio si sciolga. Inutile dire che questi consigli, oltre a essere inutili e potenzialmente dannosi, sono diventati rapidamente virali, generando un’ondata di meme e commenti sarcastici online.
Un rapido dietrofront di Google
Secondo un’analisi condotta da BrightEdge (via Wired), una società di analisi di terze parti, Google ha prontamente reagito al disastro di AI Overview. Subito dopo il lancio al Google I/O, i risultati generati dall’IA erano presenti in circa il 27% delle query di ricerca monitorate. Tuttavia, nel giro di pochi giorni, questa percentuale è crollata drasticamente, scendendo all’11% ancora prima che le risposte imbarazzanti diventassero virali.
Quando la notizia dei fallimenti di AI Overview ha iniziato a diffondersi e Google ha pubblicato un post sul blog per scusarsi, la presenza dei risultati generati dall’IA è rimasta stabile intorno all’11%. Questo suggerisce che l’azienda si sia resa conto dei problemi ben prima che la situazione degenerasse, riuscendo forse a limitare i danni riducendo tempestivamente la visibilità delle panoramiche AI.
Una decisione saggia o una mossa affrettata?
Jim Yu, fondatore e presidente esecutivo di BrightEdge, ritiene che la scelta di Google di frenare l’implementazione di AI Overview dimostri la consapevolezza dei rischi associati a questa tecnologia. “È evidente che ci sono dei rischi che [Google] sta cercando di gestire in modo rigoroso“, ha dichiarato Yu a WIRED.
Da parte sua, Google ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di essere al lavoro per perfezionare i tempi e i modi in cui vengono mostrate le panoramiche generate dall’IA, al fine di renderle il più utili possibile. Tuttavia, l’azienda non ha voluto condividere le metriche interne che potrebbero confermare il calo dei risultati di AI Overview rilevato da BrightEdge.
Il futuro dell’intelligenza artificiale nella ricerca online
Nonostante i passi falsi iniziali, l’idea di utilizzare l‘intelligenza artificiale per migliorare le query di ricerca non sembra destinata a scomparire. Anzi, come sottolinea Yu, “il momento dell’AI nella ricerca è inevitabile” e ci si aspetta che questa tecnologia migliori notevolmente nel tempo.