La ripresa nel numero dei contagi registrati oltreoceano ha spinto Google a rivedere in modo definitivo i piani per il rientro in ufficio: la data fissata inizialmente per il 6 luglio slitta almeno fino al 7 settembre, sperando che la crisi sanitaria non continui a far sentire la propria morsa anche nell’ultimo scampolo dell’estate.
COVID-19 spaventa gli USA e bigG rinvia il rientro in ufficio
A renderlo noto una comunicazione circolata nei giorni scorsi internamente al gruppo di Mountain View e condivisa da qualche dipendente con la redazione di Bloomberg, firmata da Chris Rackow (Vice President of Global Security) e di cui riportiamo un estratto di seguito in forma tradotta. Il riferimento è ovviamente al numero dei casi di positività a coronavirus che negli Stati Uniti è tornato a salire negli ultimi giorni, facendo registrare un picco proprio in California.
Sebbene le condizioni cambino da stato a stato, dobbiamo guardare allo scenario statunitense nel suo complesso prima di andare avanti. Come dimostra la recente nuova crescita dei casi, COVID-19 è ancora parecchio presente nelle nostre comunità.
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Google è stata una delle prime realtà della Silicon Vallery a imporre lo smart working alla propria forza lavoro quando nei mesi scorsi l’allarme COVID-19 è scattato a livello globale. Prosegue Rackow.
Per quelli di voi che stanno lavorando da cara, continuate a farlo finché non vi saranno fornite ulteriori istruzioni dal vostro manager. Non ci aspettiamo che queste linee guida cambino almeno fino a lunedì 7 settembre.