Google ha comunicato un’importante novità per gli sviluppatori. Per tutte le app distribuite in Europa tramite Play Store, ad eccezione dei giochi, sarà possibile utilizzare un sistema di pagamento alternativo. Devono però essere rispettati alcuni vincoli e pagata una commissione del 12% per ogni transazione. Questa possibilità era finora concessa solo in Corea del Sud.
Sistemi di pagamento alternativi con lo sconto del 3%
Il Consiglio dell’Unione europea ha recentemente approvato il Digital Markets Act (Legge sui mercati digitali). Tra i divieti c’è quello che impedisce di imporre l’uso di piattaforme di pagamento di terzi parti. Anche se le nuove regole entreranno in vigore nel 2023, Google ha deciso di anticipare i tempi. Gli sviluppatori europei potranno offrire agli utenti un sistema di pagamento alternativo all’interno delle app Android.
Il sistema di pagamento di terze parti potrà essere utilizzato per l’acquisto di contenuti digitali, servizi e abbonamenti. La novità sarà valida per tutte le app, ad esclusione dei giochi (che verranno inclusi prima dell’entrata in vigore del DMA). Gli sviluppatori devono essere registrati come azienda, compilare un modulo e rispettare il Payment Card Industry Data Security Standard (PCI-DSS).
Gli sviluppatori devono inoltre fornire supporto agli utenti che scelgono il sistema di pagamento alternativo e, a partire da agosto 2022, devono comunicare a Google l’ammontare delle transazioni per la fatturazione.
Per ogni transazione verrà applicata una commissione del 12%, quindi il 3% in meno. Questa somma, pagata dal 99% degli sviluppatori che guadagnano meno di un milione di dollari all’anno, serve per gli “investimenti in Android e Play Store a beneficio dell’intero ecosistema“.