Quella tra il mercato dei singoli utenti e il business in ambito aziendale è una linea di divisione che si sta facendo sempre più sottile. Il CEO di Google Eric Schmidt ha così illustrato una strategia in atto che stringerà in un abbraccio le applicazioni sviluppate da Mountain View, quelle finora destinate in larga parte ai consumatori e quelle per le scrivanie d’azienda. “Non facciamo più distinzione tra ciò che è business a ciò che non lo è – ha dichiarato Schmidt durante un discorso al Gartner IT Symposium di Orlando – presumiamo che che i limiti siano sempre più esigui”.
Stando alla visione del CEO di BigG, quello delle aziende costituirà la prossima grande opportunità per un nuovo sviluppo , dopo quello garantito dalla compravendita di spazi pubblicitari. “Il campo del business – ha continuato Schmidt – rappresenta ora una grande priorità per la nostra squadra manageriale e per me in prima persona. Si tratta della nostra nuova opportunità miliardaria dopo l’advertising grafico”.
Pare, dunque, che a Mr. Google non importi poi tanto se i suoi utenti siano impegnati in una ricerca a fini di svago o nella quotidiana attività d’ufficio. Quello delle scrivanie potrebbe tradursi in un grosso affare per Mountain View, considerato che Google Apps porta nelle aziende un pacchetto premium contenente Gmail e una suite office online per la cifra di 50 dollari . Schmidt si è comunque dichiarato piuttosto preoccupato per una cifra decisamente alta, contando di allargare la platea di business consumer al di là di quelli che saranno i profitti iniziali.
La stessa Gmail è stata portata avanti da Schmidt per illustrare le intenzioni di BigG nei confronti delle aziende: “La crescita di Gmail è in fase di accelerazione a partire dagli utenti attuali. Si tratta di un buon esempio per capire come consumatori e business stiano crescendo insieme”. E poi è stato ribadito che non si tratterebbe di una questione di soldi: “I nostri prezzi sono molto più bassi di quelli di chiunque altro. Non c’è mai stata una discussione sui prezzi”. Ma non si trattava di una nuova opportunità miliardaria?
Mauro Vecchio