Google ha annunciato il concorrente di ChatGPT, denominato Bard, insieme a diverse funzionalità IA che permetteranno di migliorare il motore di ricerca e altri servizi, tra cui Maps e Translate. L’azienda di Mountain View ha comunicato che Google Search non penalizzerà i contenuti generati dall’intelligenza artificiale, ma dovrebbe essere chiaramente specificato che l’autore non è umano.
Contenuti IA, ma con alcune limitazioni
Google sottolinea che l’intelligenza artificiale può essere sfruttata per fornire utili informazioni. Il sistema di ranking del motore di ricerca premia i contenuti originali di elevata qualità che rispettano quattro caratteristiche: competenza, esperienza, autorevolezza e affidabilità. Gli stessi principi si applicano ai contenuti generati dall’intelligenza artificiale, quindi non importa chi li scrive.
Qualcuno potrebbe sfruttare ChatGPT, Bard o altre simili tecnologie per manipolare il ranking e quindi ottenere una maggiore visibilità nei risultati delle ricerche. L’IA potrebbe ad esempio essere utilizzata per diffondere fake news. Google avverte che questa pratica non è ammessa. I contenuti di spam generati automaticamente sono vietati dalle linee guida.
Google consiglia infine di offrire la massima trasparenza ai lettori. Gli editori dovrebbero indicare chiaramente che un articolo o altri contenuti sono stati scritti con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Specificare che l’autore è un’IA non avrà nessun impatto sul ranking, a patto che vengano rispettati i requisiti di qualità e originalità.
Le tecnologie IA sono ancora sperimentali, ma presto verranno utilizzate in maniera massiccia. Probabilmente di assisterà ad uno scontro tra intelligenze artificiali, quella usata per ingannare il motore di ricerca e quella usata da Google per penalizzare o bloccare contenuti pericolosi o ingannevoli per gli utenti.