L’evento Search On organizzato da Google per la serata di ieri si è concentrato come previsto sulle novità destinate al motore di ricerca, in particolare quelle che fanno leva sull’intelligenza artificiale. Sistemi inediti e miglioramenti alle tecnologie già impiegate il cui fine è sempre lo stesso: consentire agli utenti di raggiungere nel minor tempo possibile e nel modo più affidabile le informazioni desiderate.
Search On: Google e l’IA per il motore di ricerca
Come impone il periodo, anziché per un appuntamento live dal palco e alla presenza di un pubblico si è optato per un video preconfezionato. Eccolo di seguito in streaming per chi non ha avuto modo di seguirlo in diretta.
Passando in rassegna le novità, partiamo da quella che tramite un algoritmo inedito basato su una rete neurale interviene sulla comprensione degli errori commessi dagli utenti in fase di scrittura delle query. Nell’immagine un paio di esempi. Secondo Google, il 10% circa delle ricerche inviate ne contiene: capirli e fornire suggerimenti di conseguenza ha il potenziale di migliorare in modo significativo la qualità dell’esperienza.
Da oggi in poi il motore di ricerca sarà più efficace anche nel mettere in rilievo nelle SERP non solo le pagine più rilevanti, ma anche i passaggi specifici contenuti al loro interno, evitando così a chi naviga di dover scorrere tutto il documento per trovarli.
Entro fine anno le ricerche per un determinato argomento porteranno a risultati arricchiti da quelli che bigG definisce sub-topic ovvero temi correlati al principale. Qui sotto un esempio: una query per “attrezzi da allenamento per la casa” mostra anche “attrezzi da allenamento economici”, “attrezzi da allenamento per piccoli spazi” e così via.
In fase di rollout anche una tecnologia che trova le informazioni all’interno dei video offrendo link per avviarne la riproduzione da quel punto specifico. Entro fine 2020 interesserà circa il 10% delle query a livello globale.
Come conseguenza del Data Commons Project a cui Google partecipa da ormai un paio d’anni verranno mostrate più di frequente e con maggiore precisione le statistiche cercate: di seguito un esempio per la query “quante persone lavorano a Chicago”.
All’elenco delle novità annunciate si aggiungono lo strumento Pinpoint del Journalist Studio che aiuta i giornalisti a orientarsi tra archivi e documenti, la feature che consente di scoprire il titolo di una canzone semplicemente canticchiandola, passi in avanti per l’implementazione della realtà aumentata di Lens nel motore di ricerca e la tanto chiacchierata tecnologia Duplex che permette all’IA di gestire una conversazione telefonica simulando l’interazione di un essere umano.