Mountain View (USA) – Giorni caldi per Google , alle prese con il lancio di quattro novità nella sola giornata di ieri, la più interessante delle quali è probabilmente Google Coop , che Google definisce come una community pensata per spingere gli utenti a contribuire al miglioramento delle capacità del search dell’azienda.
Coop si forma sul concetto che ciascun utente possa indicare con una etichetta ad hoc le pagine web che ritiene rilevanti in una determinata ricerca per i temi di cui si occupa o ai quali è interessato oppure possa crare link specializzati ai quali gli utenti possono “iscriversi”. Una volta che un utente ha sottoscritto i contenuti forniti da un altro utente, tutte le etichette e i link sottoscritti da quest’ultimo sono aggiunti ai risultati di ricerca dell’utente stesso quando questi ricerca materie “in tema” con l’area di competenza o di interesse.
“Questi contributi – spiega Google – servono come meta informazione che aiutano gli algoritmi di ricerca di Google a collegare gli utenti alle informazioni più rilevanti per la loro specifica ricerca”. L’esempio è quello di un medico: se questi etichetta alcune pagine web legate all'”artrite” e gli utenti si iscrivono ai link posti da quel medico, quando ricercano informazioni in quell’area troveranno risultati pronti per una serie di ricerche a tema, come quella di “sintomi”, “trattamento” e via dicendo.
Google Coop è per ora disponibile all’indirizzo http://www.google.com/coop solo per gli utenti di alcuni paesi anglofoni, vale a dire USA, UK, Australia, Nuova Zelanda e Canada.
Ma ieri Google ha anche annunciato la messa a punto del suo tool Google Trends , disponibile qui , in pratica un sistemone che consente di verificare quanto un certo termine di ricerca sia “popolare” tra gli utenti di Google, perché valuta la sua ricorrenza nelle ricerche effettuate dagli utenti sul celebre motore di ricerca.
“Per la prima volta – ha enfatizzato Marissa Mayer, uno dei dirigenti dell’azienda – Google consente di cercare tra miliardi di ricerche effettuate in tutto il mondo per vedere che cosa pensa la gente”.
Ma non è finita qui. Dalla prossima settimana, all’indirizzo www.google.com/notebook, sarà disponibile quello che Google definisce “personal browser tool”: in sostanza un sistema per catturare testo, immagini o link dalle pagine web durante la navigazione e di salvarle in un taccuino online poi disponibile evidentemente da qualsiasi computer. Il taccuino può anche essere condiviso con altri utenti. Google lo chiama una “tabella interattiva di appunti” nella quale possono essere infilati tutti gli elementi di interesse dalle pagine che si visitano.
Ultima novità annunciata ieri è la disponibilità anche in italiano di Google Desktop 4 Beta , il software per il search sul proprio computer, un applicativo che comprende non solo il sistema di search ma anche quelli che Google definisce “gadget”, ovvero mini-applicazioni che forniscono informazioni personalizzate sui temi di interesse, dalle news ai videogiochi e via dicendo.
Tra le novità della nuova versione anche la semplificazione per gli amministratori di rete delle operazioni necessarie a bloccare la funzionalità di ricerca su tutti i computer della rete.