Un impegno concreto in favore dell’Africa e di uno di uno dei suoi padri spirituali: Nelson Mandela. Google ha deciso di donare 1,25 milioni di dollari a sostegno del Nelson Mandela Foundation Centre of Memory , organizzazione impegnata nella creazione di un archivio dedicato alla più grande voce anti-apartheid del Continente Nero. Una donazione della stessa entità è stata concessa a sostegno di un progetto che si occupa di documentare la vita dell’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu.
Il denaro sarà utilizzato per collezionare il materiale (fotografie, lettere, documenti privati e pubblici) e assicurarne la diffusione nelle aree rurali popolate da comunità povere e private della possibilità di accedere alla conoscenza. Oltre al finanziamento economico, BigG contribuirà anche alla fornitura dell’expertise necessario per la digitalizzazione e l’archiviazione.
Sello Hatang, del Nelson Mandela Centre for Memory , spiega che la preoccupazione degli addetti ai lavori era l’impossibilità di sostenere gli individui non abbienti nell’accesso alle informazioni: “Questo garantirà di poter mettere il materiale a disposizione a uno costo ridotto”. Hatang ha anche precisato che la donazione non obbligherà lo staff sudafricano ad acquisire i sistemi di Google, aggiungendo, comunque, che il coinvolgimento di Mountain View nell’operazione è benvenuto.
Oltre alla costruzione dell’archivio su Nelson Mandela, la Fondazione ha anche attivato dei programmi di solidarietà rivolte alle comunità sprovviste della connessione a Internet e interessate alla fruizione della collezione. Una volta completata, la raccolta offrirà al pubblico anche la corrispondenza personale del leader del l’African National Congress, incluse le lettere scritte durante i 27 anni di carcere.
Sul blog ufficiale di Mountain View si leggono entusiasmo e orgoglio nel poter finanziare un progetto che offrirà “una ricchezza di informazioni a tutti coloro che vogliono conoscere e approfondire la vita e l’eredità dello straordinario uomo di stato africano”.
Lo stesso aiuto è stato assicurato al Desmond Tutu Peace Centre di Cape Town, impegnato nella realizzazione di un centro di apprendimento digitale interattivo e nella raccolta e digitalizzazione dei documenti relativi a un altro grande esponente del movimento per i diritti civili della popolazione di colore.
La volontà professata di Mountain View è quella di fornire un aiuto al patrimonio storico online attraverso i nuovi strumenti di preservazione e raccolta delle informazioni offerti dalla Rete. Un’iniziativa simile a quelle africana si è rivolta, infatti, a Yad Vashem, il museo dell’Olocausto con sede a Gerusalemme.
L’impegno in favore dell’archivio su Nelson Mandela segue recenti programmi attivati di BigG rivolti all’Africa, tra cui il finanziamento di gruppi impegnati nella fornitura di Internet e servizi IT a università e scuole.
Cristina Sciannamblo