Sereno variabile negli ultimi risultati trimestrali annunciati agli investitori da Google, nel periodo di attività finanziaria chiuso alla fine dello scorso marzo. L’azienda californiana ha riportato un fatturato complessivo di quasi 14 miliardi di dollari , un vistoso incremento del 31 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2012. “È una partenza molto forte nel 2013”, come ammesso dal CEO Larry Page nel suo lungo intervento per investitori e azionisti della Grande G.
In rapida ascesa anche il volume dei guadagni netti registrati dal colosso di Mountain View, vicino ai 3,4 miliardi di dollari negli ultimi risultati trimestrali. Agli inizi del 2012, il flusso in entrata per BigG aveva sfiorato i 2,9 miliardi.
Le buone notizie vengono dal fatturato delle tante proprietà digitali dell’azienda statunitense – Google Sites – che hanno garantito un totale di 8,6 miliardi di dollari (+18 per cento). Il valore pubblicitario nel business californiano ha mostrato ancora una volta prova di grande forza, trascinando il titolo nelle contrattazioni after-hours a 783,08 dollari. Di fatto, il fatturato in ambito advertising rappresenta il 93 per cento dell’intero volume d’affari , con un totale di 12,9 miliardi di dollari.
Mentre gli inserzionisti legati ai servizi della Grande G virano con decisione verso gli ambiti del mobile o della promozione a mezzo video sharing, il costo per singolo click imposto dalla stessa azienda californiana è sceso del 4 per cento in un anno . Un dato che, almeno secondo gli analisti, non dovrebbe preoccupare più di tanto il CEO Larry Page, considerati i tanti timori espressi tra gli ambienti pubblicitari per il continuo declino della display advertising contro gli accessi in mobilità.
Ferita più sanguinolenta, la divisione Motorola Mobility ha registrato una perdita complessiva di 271 milioni di dollari , mentre agli inizi del 2012 questa stessa voce di bilancio registrava soli 86 milioni. Anche in questo caso, Page non sembra aver fatto drammi: dopo l’acquisizione per oltre 12 miliardi, la crescita di Motorola continuerà a risultare un processo lento e faticoso. Il CEO di BigG è però fiducioso per la tanto chiacchierata nuova gamma di dispositivi (per ora) soprannominata X Phone .
Dal progetto Google Fiber agli occhiali intelligenti Glass , l’azienda di Mountain View sembra puntare gli investimenti in infrastrutture – agli inizi di quest’anno, la spesa complessiva è stata di 1,2 miliardi, il 20 per cento in più dal 2012 – per alimentare quella capacità innovativa fin qui mostrata. “Siamo ancora all’inizio – ha spiegato un elettrizzato Larry Page – Ma è tutto molto eccitante”.
Mauro Vecchio