Londra – Le sale d’aspetto degli aeroporti spesso sono considerate non-luoghi, ovvero spazi senza identità che fanno da ponte fra una destinazione ed un’altra. Google ha realizzato nel Terminal One dell’ aeroporto di Heathrow una serie di postazioni di accesso alla Rete che si delinea come progetto pilota per la futura conquista delle infrastrutture internazionali aeroportuali. Si chiama Google Space e, almeno nell’aspetto, ricorda una comune lounge con notebook e servizi broadband. La novità è rappresentata dal fatto che l’accesso sarà gratuito e i passeggeri potranno approfittare di tutti servizi di Google, anche quelli in fase di testing. Per tutta la durata del progetto, che si concluderà il prossimo 19 dicembre, saranno presenti anche degli addetti specializzati, dalle sette del mattino alle sette di sera.
La pagina Web di GoogleSpace.co.uk è attualmente offline ma, spulciando nella cache, sono evidenti i pulsanti per Picasa, Gmail, Google Mobile, Google Local, Google Toolbar e Google Earth. Tutte funzioni utili al viaggiatore itinerante che potrebbe aver bisogno di informarsi sul luogo di destinazione, di gestire la posta e magari anche ritoccare qualche foto archiviata sulla propria cam digitale.
Allo stesso tempo, come ha sottolineato Lorraine Twohill, direttore marketing di Google, le persone che utilizzeranno i servizi si dimostreranno un ottimo “focus group” per le future implementazioni. Utenti di ogni nazionalità, lingua e, probabilmente, piuttosto scafate nell’utilizzo del Web. Certamente i professionisti continueranno ad utilizzare gli accessi Wi-Fi con i loro notebook, ma almeno alcuni passeggeri in attesa riusciranno finalmente a limitare gli eccessi di noia tipici di una sala d’aspetto.
Già, perché il progetto Google Space nasce anche come diretta conseguenza di un’indagine realizzata da Tickbox.net . Su un campione di 1826 passeggeri è risultato che in media una persona butta via circa 10 ore all’anno nell’attesa di voli. Il 50% del campione ha ammesso di non trovare molto altro da fare se non mangiare, bere e fare acquisti e il 71% vorrebbe invece utilizzare questo tempo per ottenere informazioni sulla destinazione. Fra questi, il 73% gradirebbe consultare delle mappe; il 68% vorrebbe aggiornarsi sulle condizioni atmosferiche; il 61% vorrebbe una lista di luoghi di interesse.
Per quanto riguarda il Web, il 25% dei passeggeri ha ammesso che non sarebbe male poter accedere alla posta elettronica mentre si aspetta e il 20%, curiosamente, ha dichiarato che sfrutterebbe i minuti a disposizione per pagare online le ultime bollette.
Insomma, un test sul campo che potrebbe ampliare l’offerta dei servizi aeroportuali. Per ora si tratta di un servizio gratuito, ma la stessa dirigenza Google non esclude che in futuro possano essere attivate tariffe “pay per use”. Come a dire: si inizia sempre con grande allegria, tanto poi il conto arriva sempre.
Dario d’Elia