Google Spaces, social network trasversale

Google Spaces, social network trasversale

Evoluzione di Google+, la nuova piattaforma mira ad una maggiore integrazione dei servizi e alla creazione di spazi di discussione dedicati
Evoluzione di Google+, la nuova piattaforma mira ad una maggiore integrazione dei servizi e alla creazione di spazi di discussione dedicati

Si chiama Google Spaces e per la sua capacità di permeare i servizi di Mounatin View potrebbe soppiantare Google+. L’idea non è rivoluzionaria, anzi procede direttamente dalla sua antesignana, ma ad ogni modo sufficientemente innovativa: offrire all’utenza un ambiente integrato in cui poter aprire discussioni tematiche fruendo dei principali servizi che BigG mette a disposizione. In particolare: YouTube, Chrome e il motore di ricerca .

Google Spaces, ecco la rivoluzione che parla social

Cosa cambia rispetto a Google+ ? Cambia ad esempio il fatto che ora per condividere dei contenuti all’interno di un’area di discussione non è più necessario passare da un’app all’altra, essendo tutte disponibili nel medesimo ecosistema digitale. Prerogativa, questa, che rende non solo piú intuitiva ma anche e soprattutto più rapida l’interazione tra gli utenti e la veicolazione dei contenuti. Google Spaces è disponibile sia in versione Desktop che per terminali Android e iOS , nonché sul web. Per accedervi è sufficiente un account Gmail.

Tra gli obiettivi principali di Mounatin View riguardo questa nuova iniziativa, possiamo intuirlo, c’è quello di fidelizzare maggiormente l’utenza alla fruizione dei suoi servizi, scopo che si prefigge anche un’app ufficializzata di recente: Gboard , la tastiera virtuale per iPhone che integra il search-engine Google in iOS, rendendolo immediatamente disponibile da qualsiasi area del sistema operativo.
Le aspettative dell’azienda sono le medesime: abituare la clientela ad un ambiente digitale articolato e complesso, multilivello e multifunzionale, che offra un’autonomia operativa che di fatto esclude il ricorso ad app di terze parti.

Ad aumentare le potenzialità di diffusione della nuova piattaforma c’è anche il suo funzionamento decisamente intuitivo. Una volta autenticati, infatti, basta creare uno spazio di discussione e invitare altri utenti attraverso le modalità più svariate: link, messaggi, email oppure utilizzando i social network. E per intercettare e condividere i contenuti bastano pochi clic. Il tutto senza i noiosi e farraginosi copia-incolla tra applicazioni diverse, sistema tipico attualmente adottato da altri servizi.

Google Spaces sarà destinato a fare scuola? Vedremo, di qui a poco, come reagiranno e quale sarà la risposta dei principali competitor attualmente in circolazione.

Luca Barbieri

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Pubblicato il
17 mag 2016
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