Durante il processo antitrust che vede Google sul banco degli imputati sono state svelate interessanti informazioni, tra cui l’intenzione di preinstallare l’app Search sui dispositivi iOS. Grazie ad un documento finora segreto è possibile conoscere le query più redditizie per l’azienda di Mountain View nella terza settimana di settembre 2018.
iPhone 8 è la query più redditizia
Lo scopo del processo antitrust, avviato in seguito alla denuncia del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti, è dimostrare l’abuso da parte di Google della sua posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca, ottenuta anche con accordi miliardari sottoscritti con Apple, Mozilla, Samsung e altri produttori di dispositivi.
Durante il dibattimento in tribunale è stato mostrato un documento con l’elenco dei termini più redditizi nella terza settimana di settembre 2018. La query che ha permesso a Google di ottenere più guadagni dalle inserzioni è “iphone 8“. Gli utenti hanno cercato lo smartphone di Apple perché era stato appena lanciato, quindi non sorprende la prima posizione.
L’elenco completo è formato da 20 “query commerciali”, ovvero da termini di ricerca monetizzabili attraverso la visualizzazione di annunci pubblicitari. Purtroppo le somme incassate da Google sono state nascoste. Ma il cosiddetto costo per clic (il prezzo pagato dall’inserzionista per ogni clic sul link sponsorizzato) per questo tipo di query è piuttosto alto (anche maggiore di 1.000 dollari).
Probabilmente Apple ha acquistato spazi pubblicitari da Google per posizionare i link al suo store all’inizio dei risultati delle ricerche. L’azienda di Cupertino riceve quasi 18 miliardi di dollari all’anno per impostare Google come motore di ricerca predefinito in Safari.
Durante il processo, sia Google che il Dipartimento di Giustizia hanno citato la registrazione video di un’intervista a Mitchell Baker. La CEO di Mozilla Foundation ha dichiarato nel 2022 che è stato scelto Google come motore di ricerca predefinito in Firefox perché Yahoo offriva un’esperienza di ricerca peggiore (l’accordo con Google è stato rinnovato nel 2020).