Dopo la recente, ennesima fase di “razionalizzazione” dei servizi telematici meno utilizzati, Google è ora pronta a scommettere su nuove “app” da offrire al pubblico. Nel caso specifico la novità si chiama Schemer , ed è (com’è norma per Mountain View) attualmente disponibile in beta e solo su invito.
Schemer è un “engine di raccomandazioni” che ambisce a far scoprire agli utenti nuove cose da fare (offline): nuovi viaggi, nuove attività, passatempi o gite fuori porta da condividere e farsi consigliare da amici, esperti o anche le solite e immancabili “celebrità”.
Immancabile anche in Schemer la componente di social networking, con la possibile integrazione del nuovo servizio con l’eventuale profilo Google+ e la possibilità di categorizzare specifiche attività di interesse (opportunamente definite “schemi”) facendolo sapere ai propri “amici” online.
Schemer è ancora in beta privata, ma per non farsi mancare niente Google ha già approntato collaborazioni con marchi statunitensi noti e meno noti (online e offline) quali GeekDad / GeekMom, IGN, Lifehacker, National Geographic, Rolling Stone, Southern Living, il Dipartimento degli Interni USA e Zagat (servizio di proprietà della stessa Google).
Quale che sia il destino di Schemer – servizio da “razionalizzare” nel giro di qualche mese o nuovo fenomeno telematico in salsa social – le novità messe in cantiere da Google non si fermano qui: Mountain View ha appena introdotto una funzionalità di riconoscimento facciale su Google+ chiamata Find my Face .
Memore dei guai legali passati da Facebook con una tecnologia simile, Google ha però stabilito che Find My Face sarà attivabile solo in maniera volontaria (opt-in) e ogni singolo utente avrà la possibilità di escludersi dai tag automatici nelle fotografie di amici e contatti presenti all’interno dei propri “circoli”.
Ci sono novità (neanche a dirlo) “social” anche per Gmail: la terza mailbox più popolare al mondo verrà in questi giorni integrata con Google+, con la possibilità di condividere più facilmente messaggi o filtrare le email in entrata in relazione ai propri circoli sul social network di Mountain View.
Alfonso Maruccia