Google Translate aggiunge il supporto per 110 nuove lingue

Google Translate aggiunge il supporto per 110 nuove lingue

Google Translate sta aggiungendo il supporto per 110 nuove lingue, la più grande espansione di sempre, resa possibile dai progressi nel campo dell'AI.
Google Translate aggiunge il supporto per 110 nuove lingue
Google Translate sta aggiungendo il supporto per 110 nuove lingue, la più grande espansione di sempre, resa possibile dai progressi nel campo dell'AI.

Google Translate, la piattaforma di traduzione di Big G, ha recentemente annunciato l’aggiunta di 110 nuove lingue. Questa significativa espansione è stata resa possibile grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale e, in particolare, al modello linguistico PaLM 2 di Google.

PaLM 2 migliora l’apprendimento di lingue correlate

Il modello linguistico PaLM 2 è stato determinante nel consentire a Google Translate di apprendere in modo più efficiente lingue strettamente correlate tra loro. Tra queste si annoverano lingue vicine all’hindi, come l’Awadhi e il Marwadi, e creoli francesi come il creolo seicellese e il creolo mauriziano. Questa capacità di apprendimento migliorata ha permesso a Google Translate di espandere significativamente il proprio supporto linguistico.

Le nuove lingue rappresentano l’8% della popolazione mondiale

L’aggiunta di 110 nuove lingue a Google Translate consentirà a oltre 614 milioni di persone, circa l’8% della popolazione mondiale, di accedere alla traduzione automatica nella propria lingua madre. Tra le nuove lingue supportate ci sono l’Afar, parlata in Africa orientale, il cantonese diffuso in Cina e il tamazight (o amazigh) usato nel Nordafrica.

Circa un quarto delle lingue introdotte proviene dall’Africa, rendendo questa l’espansione più significativa di lingue africane mai avvenuta su Google Translate. Includere idiomi poco diffusi e dialetti locali è molto importante per consentire a più persone di tutto il mondo di comprendere e farsi comprendere online, colmando gap linguistici e culturali. Questo ampliamento quindi, può avere un impatto positivo sull’inclusione e sull’accesso all’informazione.

Quando una lingua presenta varietà regionali e dialetti, i modelli linguistici di Google creano una versione ibrida combinando diversi elementi. L’azienda dà priorità alle varietà più comunemente utilizzate di ciascuna lingua. Ad esempio, per il romaní, una lingua con molti dialetti in tutta Europa, i modelli di Google producono testi che si avvicinano maggiormente al romaní Vlax meridionale, una variante comunemente usata online, pur incorporando elementi di altre varianti come il Vlax settentrionale e il romaní balcanico.

Con l’AI Google Translate aggiunge nuovi idiomi senza dataset

Google ha già dimostrato il potenziale dell’AI per l’espansione linguistica di Google Translate. Nel 2022, l’azienda ha aggiunto 24 nuove lingue utilizzando la tecnologia Zero-Shot Machine Translation, che consente a un modello di apprendimento automatico di tradurre in un’altra lingua senza vederne un esempio.

Inoltre, sempre grazie all’AI, Google ha lanciato l’iniziativa per supportare le 1.000 lingue più parlate al mondo. Con il progredire della tecnologia e la continua collaborazione con linguisti esperti e madrelingua, Google prevede di supportare un numero ancora maggiore di varietà linguistiche e convenzioni ortografiche nel tempo.

Accessibilità e integrazione dell’AI nei prodotti Google

Google Translate è accessibile all’indirizzo translate.google.com o tramite le applicazioni mobili per Android e iOS. L’integrazione dell’AI nei prodotti e servizi di Google non si limita a Translate. L’azienda ha incorporato la tecnologia in piattaforme come Gmail, Search e Messaggi, e ha fatto dell’AI l’obiettivo principale del suo evento I/IO a maggio.

Anche concorrenti stanno sfruttando l’AI per migliorare le proprie offerte, come Apple che ha recentemente presentato una suite di aggiornamenti “Apple Intelligence” per l’iPhone.

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Pubblicato il
27 giu 2024
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