Trimestrale di Google in crescita, ma, stranamente per Big G, l’utile netto segna un lieve calo rispetto al periodo finanziario precedente (pur restando positivo rispetto al 2009): a calare sono stati sia i click a pagamento (meno 3 per cento), sia i profitti di rete (derivanti dai suoi servizi di Google.com) scesi dell’1 per cento. Dati che, naturalmente, non gli hanno impedito di rimpinguare il suo patrimonio di altri 4 miliardi, per un totale di 30,1 miliardi di dollari in contanti in cassaforte .
Complessivamente segna un profitto netto di 1,84 miliardi di dollari (rispetto ai 1,96 miliardi del quarto precedente). Il reddito netto è invece salito del 25 per cento (fino a quota 5,09 miliardi di dollari) rispetto al primo trimestre 2009, ma rimanendo sostanzialmente invariato rispetto al periodo immediatamente precedente (in cui era di 5,06 miliardi).
È da considerare che molto maggiori sono state le uscite in questo periodo: 476 milioni di dollari spesi rispetto ai 239 dell’ultimo quarto . 100 milioni quelli stanziati per difendersi ( alla fine con successo) dalle accuse di Viacom.
Patrick Pichette ha parlato di una trimestrale, tutto sommato, soddisfacente . Eric Schmidt l’ha definita un momento “di solida crescita nel nostro core business e forte crescita nei nuovi settori”: in ogni caso anche questa volta il titolo ha subìto il contraccolpo (meno 4 per cento) per le aspettative superiori da parte di Wall Street.
Per quanto riguarda i singoli settori il search si conferma il suo asset principale , e nonostante l’impegno della concorrenza Google sembra ancora inattaccabile: per il futuro l’azienda sembra ancora puntarvi con forza, migliorando da un lato il servizio, dall’altro i link sponsorizzati. Per questo sono stati assunti 1.200 nuovi impiegati in questo settore.
Annunciato inoltre un accordo siglato con l’azienda di advertising Ominicom Media Group, i cui obiettivi non sono ancora chiari ma che dovrebbero riguardare un supporto nei rispettivi servizi pubblicitari.
Incalzato sulle performance di mercato del suo sistema operativo mobile, Google ha dichiarato che i costi di Android sono ritenuti trascurabili (l’hardware è di Motorola) e che i segni sono positivi: Android Market ospita ora 70mila app (contro le 30 mila di aprile), con il browser a rappresentare quella di maggior successo e il search sul dispositivo cresciuto del 300 per cento , una buona notizia anche per i servizi di advertising mobile. Tutto questo, in ogni caso, per dire che secondo Mountain View è presto per parlare di profitti per il suo sistema operativo mobile, e che per il momento si sta “concentrando per costruire una propria piattaforma”.
Per quanto riguarda gli altri asset, YouTube ha segnato – secondo le dichiarazioni dei portavoce di Google – una forte crescita in termini di pubblicità, anche se non è ancora chiaro se abbia raggiunto, e in che misura, l’obiettivo del profitto.
Claudio Tamburrino