Dopo Kansas City e Austin, il centro di Provo (Utah) sarà il terzo avamposto del progetto Google Fiber , come annunciato dalla stessa azienda di Mountain View in un post sul suo blog ufficiale. A differenza delle prime due città statunitensi, le connessioni domestiche FTTH ( Fiber to the Home ) non saranno implementate ex-novo dalla Grande G, che si limiterà a sostenere i costi di aggiornamento della rete in fibra ottica annunciata nel lontano 2004 dal consiglio municipale.
Stando alle indiscrezioni riportate dal quotidiano locale Salt Lake Tribune , l’accordo tra Google e le autorità cittadine prevede l’esborso di un solo dollaro per la gestione privata dell’infrastruttura chiamata iProvo . In attesa dell’approvazione da parte del consiglio comunale – una votazione interna è stata fissata per il prossimo 23 aprile – il gigante californiano è pronto a trasformare la rete in fibra ottica nella sua infrastruttura FTTH alla velocità di 1 Gbps.
Sviluppato dal 2004, il network iProvo si era rivelato eccessivamente oneroso per il budget municipale, costringendo le autorità locali alla vendita in favore del provider Broadweave Networks per oltre 40 milioni di dollari. Successivamente acquisito da Veracity Networks, l’ISP statunitense aveva restituito la gestione di iProvo al consiglio cittadino.
Sarà ora Google a sobbarcarsi tutti i costi di manutenzione e aggiornamento della rete in fibra, prevedendo un servizio di connessione gratuita a 5 Mbps con una tariffa d’attivazione di 30 dollari e nessun costo mensile per un periodo di sette anni . ( M.V. )