L’ ultima trimestrale di Google è stata inferiore alle aspettative: sono state mancate di qualche migliaia di dollari le previsioni di fatturato di Bloomberg.
Le azioni sono scese del 10 per cento e non hanno raggiunto la stima di 10,50 dollari ad azione: nelle contrattazioni dopo l’annuncio i due fondatori Larry Page e Sergey Brin hanno perso complessivamente 3 miliardi di dollari.
Si tratta comunque di risultati positivi: pur avendo mancato di raggiungere le aspettative degli osservatori, si parla di un totale di 10,58 miliardi di dollari di fatturato, una crescita del 25 per cento rispetto all’anno scorso. Nonostante ciò, l’ utile netto è passato dai 2,54 miliardi di dollari dell’ultimo trimestre 2010 ai 2,71 miliardi di dollari (8,22 dollari ad azione).
Il risultato in parte negativo è comunque una notizia per Google: si tratta della prima trimestrale deludente di Larry Page come CEO.
Certo, Google ha continuato ad investire espandendo le sue aree di competenza: insomma, il core business rimane il search, ma gli altri settori di intervento di Mountain View sono numerosi.
Di particolare rilevanza sarebbero il nuovo tentativo di social network, Google Plus, per cui Page parla adesso di 90 milioni di utenti, nonché di ricerca social “Search, Plus Your World”.
L’acquisizione di Motorola potrebbe rappresentare una nuova forma di introito legato ai dispositivi mobile (essendo gratuite le licenze Android, se non per quei produttori che sono costretti a pagare royalty a Microsoft).
Nonostante questa estensione di servizi, peraltro, Google resta legata indissolubilmente agli introiti pubblicitari. E questo pare essere l’attuale fattore critico: il prezzo medio a cui Google ha venduto advertising è sceso nell’ultimo trimestre dell’8 per cento .
L’altra criticità individuata nella trimestrale di Google è l’Europa: la crisi economica che ha investito i paesi europei e la svalutazione dell’Euro ha eroso per Mountain View il valore del fatturato registrato nel Vecchio Continente.
D’altronde, Google dipendente nel quarto trimestre per il 53 per cento del fatturato dalle vendite internazionali, cala del 2 per cento rispetto al periodo precedente.
Claudio Tamburrino