Google, IBM, Apple . Ovvero la triade tecnologica che ha occupato i primi tre posti della quinta edizione della classifica annuale dei cento marchi di maggior valore. Una conferma per il brand di Mountain View, mentre quelli di IBM e della Mela hanno scalzato rispettivamente dal podio Microsoft e Coca Cola.
Dunque tre marchi tecnologici a troneggiare su una speciale classifica chiamata BRANDZ Top 100 Most Valuable Global Brands , stilata ogni anno da Millward Brown Optimor – società del gruppo WPP specializzata nella misurazione del valore di marca – in collaborazione con il quotidiano The Financial Times . Obiettivo, analizzare il valore economico dei più importanti brand del pianeta .
E quello di BigG si è confermato al vertice della classifica per il quarto anno consecutivo, con un valore del brand cresciuto del 14 per cento , attestandosi a quasi 114,3 miliardi di dollari. Seconda posizione per IBM – che ha scalzato Microsoft – grazie ad un valore di quasi 86,4 miliardi di dollari e a una crescita del 30 per cento.
Apple ha invece superato Coca-Cola (ora quinta dopo BigM), con un marchio che vale circa 83,2 miliardi e dopo una crescita del 32 per cento. Il brand di Cupertino, insieme a quello di IBM, detiene inoltre il primato della crescita assoluta, con un incremento di circa 20 miliardi di dollari .
Per Millward Brown Optimor si tratta di dati che evidenziano l’importanza cruciale del marchio come fattore di vantaggio competitivo imprescindibile in tempo di crisi . “In passato e specialmente in tempi di crisi – ha spiegato il CEO Joanna Seddon – molte aziende hanno deciso di ricorrere ad una riduzione dei budget destinati al marketing. Ma un numero crescente di aziende ha ora compreso l’importanza di mantenere o addirittura incrementare i budget a supporto delle attività legate al brand”.
Stando ai trend rilevati dalla classifica BRANDZ , i social media hanno assunto un peso ormai rilevante nel vasto ecosistema dei marchi. Con un brand del valore di circa 5,5 miliardi di dollari , Facebook è entrato infatti nel settore hi-tech per la prima volta. “Anche nel 2010 i marchi tecnologici si confermano assoluti protagonisti della classifica – ha spiegato Luca Belloni, amministratore delegato della sede italiana di Millward Brown Optimor – con una crescita del 6 per cento a livello di categoria”.
Mauro Vecchio