I tecnici di Mountain View continuano a lavorare per integrare ogni tipo di applicazione e utility direttamente nel browser, rendendo praticamente superfluo il sistema operativo “classico”. Chrome sarà ad esempio il primo tra i software di navigazione a vantare un suo servizio VoIP tra le funzioni di cui dispone. Lo fa sapere Google stessa dopo aver lanciato il software WebRTC , una chat in tempo reale open source per audio e video, che potrà essere successivamente implementata in qualsiasi browser con le apposite API.
Google è da tempo impegnata a potenziare l’interazione tra i servizi vocali di Gmail e le funzioni di Chrome con l’intento, nascosto ma nemmeno troppo, di proporre un nuovo standard per la comunicazione peer-to-peer e le videoconferenze. Con il framework realizzato insieme alle menti dell’acquisita Global IP Solutions, gli sviluppatori web saranno quindi liberi di inserire le la Real Time Communication nel browser senza dover ricorrere a appositi plug-in.
Si tratta invece di una vera e propria estensione di Chrome il tool, anch’esso open source, denominato DOM Snitch e destinato a riconoscere software dannosi e siti pericolosi incontrati durante il web surfing. Al nuovo anti-malware basta prendere in esame il codice Javascript di una determinata URL per riconfrontarlo durante una seconda visita e scoprire se è stato manomesso o contaminato da altri script potenzialmente dannosi.
E a proposito di plug-in, è di queste ore la conferma che il Chrome Frame dedicato a Internet Explorer non necessiterà più dei privilegi da amministratore per accedere al sistema e lascerà chiunque libero di portare a termine il caricamento. Secondo Google era questa l’unica soluzione al problema d’incompatibilità (HTML5, Canvas, Javascript) tra Chrome Frame e i browser Microsoft più vetusti.
Roberto Pulito